Dopo anni di attese, sottoscritto a novembre scorso, ad Andria, il protocollo per il Profilo della Salute getta le basi per una collaborazione a 360 gradi fra Comune, Asl, Forze dell’Ordine, Provincia e Associazioni facenti parte del ”Forum Ambientale Salute”.
”E’ molto di più di quello che lascia presagire l’intestazione del programma – ci confida, a microfoni spenti, il dott. Tommaso di Renzo – Il Profilo della Salute si affida a statistiche e feedback, non tasta solo il polso sanitario della nostra Città, ma delinea il quadro dell’andamento criminale, contabile e amministrativo della comunità.”
Il presidente dell’Associazione “Onda d’urto – Uniti contro il cancro Onlus”, Antonio Tragno, traccia un bilancio della situazione, offrendo ai lettori di Odysseo delucidazioni in merito:
Ciao, Tony. Cos’è e che obiettivi si pone il “Profilo della Salute” della Città di Andria, sottoscritto lo scorso 7 novembre?
Innanzitutto va chiarito che il Profilo della Salute non è il Registro dei Tumori della città di Andria. È uno strumento (una raccolta dati) che riguarda settori sociali, economici, culturali della città e che permette alle Istituzioni di intervenire in modo mirato.
Come mai è stato possibile attuarlo solo dopo il commissariamento amministrativo?
Non saprei cosa risponderti. Forse perché non era una priorità oppure considerato uno strumento non utile. Anzi, una risposta l’avrei, avrebbe messo a nudo quello che non funziona in città, costringendo l’amministrazione ad operare in base ad altre esigenze.
Come Presidente dell’Associazione “Onda d’urto – Uniti contro il cancro Onlus”, e per conto del “Forum Ambiente Salute” (in rappresentanza di 40 associazioni locali), quali garanzie senti di poter promettere ai giovani andriesi preoccupati, come spiegato in una tua precedente intervista (https://www.odysseo.it/onda-durto-perche-i-giovani-andriesi-si-ammalano-di-cancro/), dal degrado ambientale circostante?
Quello che mi sento di garantire è che il nostro impegno sarà sempre più forte, insieme alle altre 40 associazioni sarà veramente un’onda d’urto potente.
Oltre al commissario Tufariello, al dott. Leonetti, al dott. Di Ciaula (responsabile scientifico dell’ISDE), e al dott. Raimondi, chi vuoi ringraziare per la vidimazione di questo fondamentale protocollo d’intesa?
Il ringraziamento principale va al dott. Dino Leonetti, che di “biomassa” addosso ne ha ricevuta tanta in questi ultimi anni, e credimi, non è facile saper gestire tale offese che arrivano da figure istituzionali. E pensare che abbiamo chiesto solo uno strumento per il bene della città, manco avessimo chiesto la libera circolazione di droghe tra minori…!
Cosa accadrà alla Città di Andria dopo il 31 dicembre 2020 scadenza degli impegni assunti dalle parti in causa?
Andria sarà dotata di uno strumento importante per la cura della propria, con la speranza di aumentare la qualità della vita nel medio lungo termine.