Sebastiano, Terry, Giuseppe. Solo tre nomi, solo tre esempi, solo ragazzi andati via troppo in fretta. Sebastiano, Terry e Giuseppe, tre voci, quelle di 100mila cittadini avviliti dalla deturpante incidenza che il “male del secolo” ha avuto, specie negli ultimi anni, sui tre campanili di Andria. A risuonare, però, non sono state campane di festa, ma urla di addio, un’asfittica marea di dolore che ha travolto tutti, l’Onda d’urto che Tony Tragno sta provando a cavalcare con senso di dignità e rispetto, l’amore sconfinato a cui il dott. Dino Leonetti sta cercando di restituire razionalità e piena giustizia:

Ciao Tony. Da presidente di “Onda d’urto” quali credi possano essere le cosiddette “cause evitabili” alla base della funesta escalation del fenomeno cancerogeno che, ultimamente, purtroppo, sta uccidendo tanti giovani della nostra Città?
Per poter dare una risposta alla tua domanda necessito di conoscere l’indagine che stanno svolgendo i medici del nostro tavolo scientifico (ora quattro, saranno otto a breve). Questa indagine, suddivisa in due fasce d’età, 0-16 e 17-50, prevede la somministrazione di una scheda anamnestica, redatta da professori universitari, psicologi e medici, per poi confrontare e incrociare i dati raccolti con i fattori di rischio, già noti, relativi al cancro che ha colpito il paziente preso in esame. Al momento per noi le cause evitabili sono quelle ufficialmente riconosciute dal mondo scientifico come fumo, smog, alcol etc…

La stretta correlazione tra onde elettromagnetiche e il diffondersi del tumore può essere, secondo te, responsabilità delle Istituzioni e del loro lassismo?
L’elettrosmog ha una incidenza per i tumori ormai acclarata. Quello che chiediamo all’Amministrazione è il monitoraggio nel territorio, cosa che è stata avviata anni addietro e poi del tutto abbandonata (dal 2016 non ci sono più state misurazioni). Temiamo che con le nuove tecnologie (5G) il livello di inquinamento aumenterà. L’amministrazione civica è del tutto silente su questo tema.

Il tuo gruppo su Facebook “Sei un andriese di altri tempi se…” conta migliaia di iscritti, tutta gente sensibile e preoccupata in merito all’argomento. Un andriese di oggi, invece, come potrebbe agire concretamente perché le cose cambino?
Un andriese di questi tempi dovrebbe iniziare a scindere la protesta contro le istituzioni (esempio la TARI) dal senso civico. Un andriese, degno di tale aggettivo, dovrebbe innanzitutto essere il primo protagonista per rendere la propria comunità più vivibile, differenziare, usare l’auto solo per spostamenti più lunghi, non gettare o abbandonare i rifiuti in maniera impropria, non comprare frutta e verdura esposte direttamente ai gas di scarico dei veicoli, senza parlare delle varie professioni che sono collegate all’edilizia o autospurghi, contadini e altri generi di industrie, che non smaltiscono i propri rifiuti secondo legge, abbandonandoli, o peggio ancora, seppellendoli o versandoli nei pozzi artesiani. Invitiamo l’andriese di questi tempi a continuare a segnalare e denunciare, anche in forma anonima alla nostra associazione.

Quali colpe hanno, in definitiva, le amministrazioni locali?
Una amministrazione, è parte delle istituzioni, come le Prefetture, Regioni, ASL, Province, e le varie forze dell’ordine. Un amministratore locale deve esercitare la propria mansione come un buon padre di famiglia. CONTROLLARE che i propri figli rispettino LA LEGGE (ASL e CC FORESTALI) per ALIMENTI, REGIONE E ARPA per controllo acqua, pozzi, elettrosmog e aria, un Sindaco dovrebbe dare indirizzi politici a salvaguardia del futuro dei nostri figli, essere al fianco di chi cerca di ridurre il rischio. Solo insieme possiamo ridurre i rischi, ognuno deve fare il suo. Per esempio il Profilo della Salute, promesso 5 anni fa e mai redatto, NON È LA PANACEA DI TUTTI MALI, ma è uno strumento utile proprio agli amministratori, primo per capire lo stato di salute della propria città, secondo per intervenire in modo mirato e rendere la città più sostenibile. Cosa totalmente diversa dal Registro dei Tumori, fermo al 2012, ma comunque un traguardo meritevole da parte dell’equipe del dott. Coviello.

Ripromessosi di non tornare sull’argomento, almeno per online, il Dott. Dino Leonetti ha concesso ad Odysseo una mirabile eccezione di cui gli siamo infinitamente grati:

Ciao, Dino. Scusandoci, anticipatamente, per l’approccio semplicistico ad un argomento tanto delicato, quanto può essere labile e sottile il confine che separa pro e contro nel contrarre la “malattia del secolo” in giovane età? C’è chi sostiene che nei ragazzi il cancro avanzi più rapidamente e chi invece che possa essere più facilmente sconfitto da un corpo fresco e forte. È possibile stabilire dove sia la verità?
La cancerogenesi è materia molto complessa a causa della multifattorialità incidente e della variabilità delle caratteristiche che ci rendono unici come esseri umani. Ma posso provare a semplificare. Intanto diciamo che il cancro è provocato da agenti in grado di modificare il corretto funzionamento dei geni contenuti nel nucleo delle cellule. Questi agenti possono essere di diversa natura e di diversa origine. Nell’adulto distinguiamo quelli derivanti da cause voluttuarie (alcool, fumo, dieta non corretta, promiscuità sessuale, ecc.) e da cause ambientali. Nel bambino incidono queste ultime e le cause epigenetiche, derivanti cioè da mutazioni genetiche delle cellule germinali dei genitori. Il bambino è un organismo in accrescimento rapido e così si comporta il cancro. Per questo motivo è necessario e assolutamente improcrastinabile non lasciare i bambini esposti a fattori di rischio evitabili, ad esempio quelli ambientali.

L’oculata costanza nella prevenzione (ad esempio alimentare) aiuta, effettivamente, la popolazione ad evitare o, perlomeno, limitare le devastanti conseguenze del misterioso male?

Il ruolo svolto dallo stile di vita è fondamentale nella prevenzione delle neoplasie maligne. Tanto per citare un esempio, cito l’evidenza per cui purtroppo stiamo assistendo ad un abbassamento dell’età di insorgenza del cancro e alla diffusione tra le donne di neoplasie che negli anni passati erano tipiche degli uomini, come il carcinoma del polmone. Tutto questo perché si incomincia a fumare in età sempre più piccola e perché le donne fumatrici sono aumentate. Basterebbe contrastare il tabagismo e l’alcolismo giovanile per proteggere fasce sempre più basse della popolazione dal rischio di ammalarsi. Non solo di cancro.

La percentuale altissima dei malati terminali della nostra Città ha gettato nel panico tutti. Quali sono, a tuo parere, le principali responsabilità medico-politiche disattese?

Non è corretto dire che nella nostra città ci sia un “altissimo numero di malati terminali”, è corretto dire invece che stiamo assistendo ad un numero sempre più crescente di ammalati di cancro nella popolazione giovanile. I nostri amministratori hanno una responsabilità molto grave nella misura in cui hanno sempre rassicurato la popolazione pur non avendone gli elementi di certezza e non fornendo strumenti di conoscenza come il Profilo di Salute della città. Non mi perdonerò mai il fatto di non essere riuscito a convincerli della gravità della situazione. Chiedo scusa ai genitori e ai parenti dei bambini e dei giovani che sono morti. Sento la mia parte di responsabilità e non voglio scaricarla su nessuno.

Da “clown dottore”, quale sei, che messaggio di speranza senti di poter lanciare agli andriesi per far ritrovare loro il sorriso? 

Il clowndottore è un animo gioioso che cerca sempre la parte sana e bella di una persona che versa nella sofferenza. In questo caso posso dire che nella nostra città ci sono “anime belle”, come la nostra compianta Terry Calvano, morta di cancro, che ci indicano la via della positività. Il mio clown, quello che porto nel mio cuore, non ha perso il sorriso quando vede i bambini e la loro tenerezza e assoluta fragilità. E così non perdo la speranza e la proteggo come posso.


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Iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Puglia, ho iniziato a raccontare avventure che abbattono le barriere della disabilità, muri che ci allontanano gli uni dagli altri, impedendoci di migrare verso un sogno profumato di accoglienza e umanità. Da Occidente ad Oriente, da Orban a Trump, prosa e poesia si uniscono in un messaggio di pace e, soprattutto, d'amore, quello che mi lega ai miei "25 lettori", alla mia famiglia, alla voglia di sentirmi libero pensatore in un mondo che non abbiamo scelto ma che tutti abbiamo il dovere di migliorare.

1 COMMENTO

  1. Sicuramente, tale primato è quasi sicuramente riveniente dall’inquinamento dell’aria, del terreno e dell’acqua e delle onde elettromagnetiche, per tale ragione e bene individuare le cause per poterle prevenire e/o limitare, però, rimane incomprensibile il fatto che si abbia per gli adulti il primato dei tumori al fegato e l’incidenza di gravi patologie sui minori nel nostro territorio sia vicino a quello di Taranto, Città dove è presente una vera bomba atomica d’inquinamento (l’Italsider), quando invece, il nostro territorio senza grossi insediamenti industriali, dovrebbe essere un giardino dell’eden, poiché, situato anche nel parco dell’alta murgia, invece, si trova con questi primati negativi.
    Pertanto, alle istituzioni pubbliche si può chiedere di dare risposte, anche sulle decine di discariche poste nel nostro territorio e/o ai confini dello stesso, come la nostra discarica riempita per dieci volte la capienza originaria, con rifiuti da città della provincia e oltre, con guadagni da parte della società che gestiva la discarica di centinaia di milioni.
    Di contro, al momento del risanamento, la società dichiara fallimento lasciando il risanamento del disastro ambientale, ad altri, cioè, alla Regione e Comune, enti che sicuramente avrebbero dovuto controllare e probabilmente non l’hanno fatto.
    Inoltre, ai soggetti pubblici di cui sopra e all’ASL si può almeno chiedere, quante sono le discariche conosciute, che interessano il nostro territorio, come quelle del comune di Barletta che sono ai confini del nostro territorio, oppure la super discarica di Trani idem, quelle speciali di Canosa e quelle di Minervino/Spinazzola, e di queste, quante sono state messe in sicurezza e risanato il territorio come da legge sull’ambiente!
    Inoltre, alla luce degli ultimi avvenimenti che hanno visto un pozzo artesiano super inquinato, si può chiedere agli stessi quanti pozzi sono periodicamente controllati ed esaminati!
    Al nuovo Direttore generale dell’ASL si può chiedere di conoscere i dati aggiornati sulle gravi patologie sul nostro territorio, sia la sua incidenza sui bambini che quella sugli adulti, per capire anche, se il disastro ambientale di cui sopra possa incidere negativamente sulla salute di chi abita tale territorio!

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