Il 15 marzo si è celebrata la Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla, dedicata ai disturbi del comportamento alimentare

Secondo una ricerca condotta da NEVER GIVE UP, nel nostro Paese, muoiono di anoressia e bulimia più di tremila persone. Numeri sconcertanti, che non sempre emergono.

Sono oltre tre milioni i giovani italiani – per il 70% tra i 12 e 25 anni – costretti a combattere con problemi di peso, cibo e immagine corporea. I disturbi del comportamento alimentare vanno dall’anoressia alla bulimia nervosa e al disturbo da alimentazione incontrollata (Binge eating).

In Italia, questo triste fenomeno sta diventando la prima causa di morte per malattia per questa fascia d’età e, purtroppo, soltanto il 10% chiede aiuto, solo dopo tre anni dai primi sintomi. Questi disturbi stanno ormai assumendo le caratteristiche di una vera e propria epidemia sociale e sono in trend decisamente crescente, soprattutto, a causa del corona virus.

La NEVER GIVE UP è stata fondata da una coraggiosa donna barese. Si chiama Simona Sinesi; dopo la laurea a Bari in economia, inizia subito a lavorare nei settori di marketing di grandi compagnie (Unilever, Barilla, per poi approdare in Coca-Cola). Il suo lavoro consiste nella promozione di nuovi prodotti e di campagne di comunicazione, mettendo al centro i bisogni della gente. Per farlo, osserva il comportamento delle persone durante i pasti. Ed è qui che comincia a dirottare la sua attenzione sui disturbi alimentari in adolescenza: capisce quanto grande sia la difficoltà di chiedere aiuto tra i giovani. Per questo, nel 2014, ha scelto di fondare “NEVER GIVE UP”, una Onlus di professionisti che si occupa di disturbi della nutrizione e dell’alimentazione.

Simona ha lasciato un lavoro di successo che le consentiva di guadagnare benissimo, perché ha capito che non può continuare a studiare le abitudini alimentari dei ragazzi, per innestare una pubblicità che induca al consumo smodato del cibo. Il sito StartUp Italia l’ha inserita ad agosto 2018 nella lista delle 150 donne italiane da seguire.

Simona, grazie al lavoro svolto con le istituzioni, è riuscita ad ottenere il riconoscimento di una giornata nazionale per la lotta ai disturbi del comportamento alimentare. Con la Direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri 8 maggio 2018 è stata indetta la “Giornata nazionale del fiocchetto lilla”, dedicata ai disturbi del comportamento alimentare.

Il 15 marzo 2021 ha avuto un’importanza ancora più rilevante di quello che ci si può aspettare. In effetti, non può essere solo un caso il fatto che, CHIUSI dentro casa per tanti mesi e con tante preoccupazioni, il cibo sia diventato una forma di sollievo che, paradossalmente, ha creato altri problemi. Difficile uscirne in un momento come questo: ci viene vietato tutto e allora ci confortiamo con il cibo. Immagine simbolo della pandemia 2020 è stato il lievito di birra, diventato un ingrediente introvabile.

Lo spettro dei disturbi dell’alimentazione (anoressia, bulimia e binge eating) ha alcuni denominatori comuni: distorsione dell’immagine di sé, scarsa autostima, incapacità di gestire le emozioni negative.

In questo periodo, stiamo vivendo una fase di grande stress mai verificatosi e non si ha la mente allenata a superare queste difficoltà. Molti di noi sono ingrassati durante la prima pandemia: abbiamo mangiato tanto, pensavamo che durasse poco, che avremmo potuto smaltire tutto, superata la ipotetica breve parabola del contagio e del lockdown.

“ANDRÀ TUTTO BENE” si scriveva ovunque, sui muri, sulle magliette, persino sul pannolino di un bambino appena nato. Tuttavia, purtroppo, stiamo ancora qui, colorati ora di giallo, ora di arancione, ora di rosso.

Non è facile per nessuno gestire il disagio derivante da questo periodo di divieti e restrizioni e, cadere nella tentazione del cibo, è facile. In passato, c’era la religione che ci educava all’ astinenza e al digiuno, pratiche austeramente osservate, senza eccezioni, all’interno della famiglia. In passato, il cibo veniva messo sotto chiave all’interno delle antine dei mobili della cucina.

Ora le chiavi non esistono più, tutto è a disposizione con antine facilmente apribili. Dobbiamo ringraziare la NEVER GIVE UP che, nel mese di Marzo 2020, ha lanciato, con Discovery Inc, una campagna targata Discovery For Good, per sensibilizzare i ragazzi a chiedere aiuto in onda su Real Time. Sullo schermo, ben visibile in sovraimpressione, il fiocchetto lilla, simbolo della giornata.

Durante tutti i periodi di campagna, le richieste al servizio Help Mail sono decuplicate. Questo perché la sensibilizzazione permette di intercettare il disagio prima che si trasformi in disturbo e, allo stesso tempo, offre una piccola ancora a chi già soffre e non sa come fare. Ora ci riserviamo di attendere nuovi sviluppi, in vista del prossimo 15 marzo.

prof.ssa Lena  Di Noia


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