Tutto quello che ti sei chiesto e su cui attendi risposta
Nel mio precedente articolo ho parlato del Capodanno cinese, e ho sottolineato che le feste cinesi ogni anno si festeggiano in date diverse, un po’ come la Pasqua cattolica, perché queste ricorrenze si basano sul calendario tradizionale cinese, che è un calendario lunare o meglio lunare-solare.
Ma che vuol dire lunare-solare? Com’è strutturato questo calendario? Anche questo è un calendario di dodici mesi, ma alcuni mesi sono di 29 giorni e altri di 30, in quanto la rivoluzione della Luna intorno alla Terra dura circa 29,53 giorni, per un totale annuo di 354 giorni. Inoltre, ogni due o tre anni, per rimettersi in pari con il calendario solare, viene aggiunto un intero mese intercalare (non come il nostro 29 febbraio ogni quattro anni), e di solito si tratta della ripetizione del quarto o del quinto mese (i cinesi non danno nomi né ai mesi, né ai giorni della settimana). Per questo motivo viene chiamato calendario solare-lunare, perché è una sorta di compromesso tra i due calendari.
Una domanda che mi è stata rivolta più volte è: “Ma che anno è adesso in Cina?”.
In Cina è appena iniziato il 2021, esattamente come da noi e come in tutto il mondo ormai, compresi i Paesi che conservano l’uso del proprio calendario tradizionale, ma che hanno adottato quello gregoriano per i rapporti con il resto del mondo.
Storicamente i cinesi non hanno mai calcolato gli anni a partire dalla nascita di un personaggio storico/divino o da un evento importantissimo nella loro storia. L’unico calcolo che veniva fatto era quello dell’anno di regno dell’Imperatore, come tuttora si fa in Giappone (ciò non toglie che, naturalmente, anche in Giappone siano nel 2021). Come potete vedere nella foto, su questa moneta da 50 yen giapponesi (circa 40 centesimi di euro) è indicata la data di emissione, e cioè il 53esimo anno di regno dell’Imperatore Showa (o Hirohito), ovvero il 1978.
E com’è che quest’anno è l’anno del Bue?
Come ho già detto, in Cina non c’è un calcolo degli anni come avviene con il calendario gregoriano o quello islamico, ma vengono comunque calcolati dei cicli, che si basano su 10 tronchi celesti e dodici rami terrestri. I dodici rami terrestri prendono ognuno il nome di un animale diverso, cioè topo, bue, tigre, lepre, drago, serpente, cavallo, pecora, scimmia, gallo, cane, maiale. Ogni dodici anni il ciclo si ripete, quindi il prossimo anno del Bue sarà nel 2033.
Per quanto riguarda i festoni decorativi, mi è stato chiesto perché il colore dominante della festa è il rosso, se questo colore è legato a un motivo particolare, e la risposta è sì, e rispondere a questa domanda significa anche spiegare perché “anno” in cinese si dice “Nian”. Nian in origine era il nome di un mostro che viveva nella sua tana in montagna, e una volta l’anno, in prossimità della primavera, usciva dal suo rifugio e si recava nel villaggio vicino per rapire esseri umani, soprattutto bambini, e nutrirsene. Un giorno però arrivo nel villaggio un anziano che suggerì il modo per impedire al mostro di compiere i suoi crimini. Sarebbe bastato appendere qualcosa di rosso in casa, colore che intimoriva Nian, e accendere fuochi d’artificio nel villaggio, perché questi terrorizzavano il mostro. L’idea naturalmente funzionò, e da allora fino a oggi, ad ogni Capodanno, i cinesi decorano di rosso le loro case e non mancano fuochi d’artificio e petardi per celebrare l’anno nuovo e …anche per evitare che torni il mostro divoratore di uomini.
Vorrei concludere con una chicca, mostrandovi la copertina e una pagina del calendario cinese che ho comprato quest’anno. In copertina, tra varie scritte beneauguranti, campeggia il Dio della ricchezza (divinità taoista) che mostra un rotolo con su scritto “Il Dio della ricchezza è arrivato”, a dimostrare quanto il benessere conomico sia forse l’obiettivo principale nella vita di un cinese (d’altronde, chi è che non lo desidera?)
La pagina che ho scelto di mostrarvi è quella dello scorso 26 febbraio, quindicesimo giorno dell’anno lunare, giorno in cui si celebra la Festa delle Lanterne, che chiude il periodo festivo.
Questa pagina, oltre a indicare sia la data del calendario gregoriano che quella del calendario tradizionale, dà anche dei consigli sulle attività consigliate e quelle da evitare durante la giornata.
Tra le prime ci sono il mettersi ai fornelli e lo sbarazzarsi delle cose vecchie, mentre tra le attività poco propizie si segnalano il tagliare la legna e dedicarsi all’allevamento di animali. Inoltre, informazione che sarebbe stata forse utile per i pescatori, alle 5:50 del mattino era prevista l’alta marea e alle 9:30 la bassa marea, ma non so quanto siano state affidabili queste indicazioni.
Poco importa, per me la cosa più importante lo scorso 26 febbraio è stato gustarsi le palline di riso glutinoso con diversi ripieni, dai tradizionali pasta di sesamo e di fagioli rossi, ai moderni cioccolato e crema d’uovo.