«Siate sfrenati

nei sensi

e nell’immaginazione.

Buttate via le copie

di voi stessi.

Dedicatevi

agli atti unici»

(Franco Arminio)

 

Ascolta quella mandria di mucche e chiedi loro di smettere di muggire.

Osserva quello stormo di uccelli e chiedi loro di smettere di volare.

Fermati davanti a quel campo di girasoli e chiedi loro di smettere di girarsi verso la luce.

Guarda quel grano e chiedigli di smettere di trasformarsi in pane.

Imbarazzati davanti alla meraviglia e chiedile di smettere di esistere.

Pensa a quei sogni e chiedi loro di evaporare.

Ricorda quei viaggi e chiedi loro di smettere di partire.

È così che devi fare: con il coraggio delle cose impossibili.

Invita il freddo a non riscaldarsi,

il mare a non muoversi,

la fame a non mangiare,

la sete a non bere.

Raggiungi un bambino e chiedigli di smettere di giocare,

spingi le orecchie a non sentire,

la voce a non parlare,

la mente a non pensare,

il desiderio a non provare,

il sentimento a morire.

Dopodiché, finito lo spreco delle domande inutili, passa all’attacco: una volta e buona.

Guarda in faccia le risposte e chiedi a loro la verità.


FontePhotocredits: piixabay.com
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Sono una frase, un verso, più raramente una cifra, che letta al contrario mantiene inalterato il suo significato. Un palindromo. Un’acca, quella che fondamentalmente è muta, si fa i fatti suoi, ma ha questa strana caratteristica di cambiare il suono alle parole; il fatto che ci sia o meno, a volte fa la differenza e quindi bisogna imparare ad usarla. Mi presento: Myriam Acca Massarelli, laureata in scienze religiose, insegnante di religione cattolica, pugliese trapiantata da pochissimo nel più profondo nord, quello da cui anche Aosta è distante, ma verso sud. In cammino, alla ricerca, non sempre serenamente, più spesso ardentemente. Assetata, ogni tanto in sosta, osservatrice deformata, incapace di dare nulla per scontato, intollerante alle regole, da sempre esausta delle formule. Non possiedo verità, non dico bugie ed ho un’idea di fondo: nonostante tutto, sempre, può valerne la pena. Ed in quel percorso, in cui il viaggio vale un milione di volte più della meta ed in cui il traguardo non è mai un luogo, talvolta, ho imparato, conviene fidarsi ed affidarsi.

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