
«Siate sfrenati
nei sensi
e nell’immaginazione.
Buttate via le copie
di voi stessi.
Dedicatevi
agli atti unici»
(Franco Arminio)
Ascolta quella mandria di mucche e chiedi loro di smettere di muggire.
Osserva quello stormo di uccelli e chiedi loro di smettere di volare.
Fermati davanti a quel campo di girasoli e chiedi loro di smettere di girarsi verso la luce.
Guarda quel grano e chiedigli di smettere di trasformarsi in pane.
Imbarazzati davanti alla meraviglia e chiedile di smettere di esistere.
Pensa a quei sogni e chiedi loro di evaporare.
Ricorda quei viaggi e chiedi loro di smettere di partire.
È così che devi fare: con il coraggio delle cose impossibili.
Invita il freddo a non riscaldarsi,
il mare a non muoversi,
la fame a non mangiare,
la sete a non bere.
Raggiungi un bambino e chiedigli di smettere di giocare,
spingi le orecchie a non sentire,
la voce a non parlare,
la mente a non pensare,
il desiderio a non provare,
il sentimento a morire.
Dopodiché, finito lo spreco delle domande inutili, passa all’attacco: una volta e buona.
Guarda in faccia le risposte e chiedi a loro la verità.
wow
Grazie Flavio!