L’obiettivo del disc jockey americano è avvicinare, come detto, alla razionalità artificiale degli ultimi decenni un elemento umano costante, l’aspetto emozionale

NOta bene: si avvisano i gentili lettori che lo spettacolo è stato annullato

A.I. intelligenza artificiale. Non è solo il titolo di un film, ma il mood seguito da Karma Fields, dj statunitense, ospite, il 12 e 13 settembre, a Palazzo Ducale di Andria, per la 23esima edizione del Festival Internazionale Castel dei Mondi. Due serate di musica elettro-dance per la prima nazionale di “The Hex”, un esagono con all’interno proiezioni di sistemi informatici e algoritmi

L’obiettivo del disc jockey americano è avvicinare, come detto, alla razionalità artificiale degli ultimi decenni un elemento umano costante, l’aspetto emozionale dell’approccio alla musica, il sentimento che sfugge dall’oggettività della macchina per abbracciare il relativismo armonico di uno spettacolo che ci conduca, dritti, al nirvana del pensiero calibrato, al cuore delle cose, al self control non più esasperato ma attenzionato. “The Hex” arriva per la prima volta in Italia portando con sè una ventata di novità, è la frescura di un genere discografico ormai stantìo.

Il legame che lo spettatore instaura con Karma Fields è privato e totalizzante, costruisce un’impalcatura strumentale fra corpo e anima, ricava l’esperienza personale creativa ammiccando ad una mistica senza precedenti. Pareti psichedeliche, grafica e video rendono attraente una dimensione a cui ci si abbandona senza colpo ferire. Il suono netto e distintivo di Karma Fields segna un’inversione di tendenza rispetto al mainstream del passato, è la dinamica che aiuta ad avvolgere la nostra mente attorno all’idea intangibile di una vita schematica, lontana da forme geometriche stereotipate, siano esse quadrate o, appunto, esagonali.