Andria, dal 9 al 22 settembre, presso la chiesa di Porta Santa, ”Museum of the Moon”

Per festeggiare il cinquantennale dello sbarco sulla Luna, la 23esima edizione del Festival Castel dei Mondi ospiterà, dal 9 al 22 settembre, presso lo spazio adiacente la chiesa di Porta Santa, ”Museum of the Moon”, installazione gonfiabile di Luke Jerram, artista britannico autore di una replica del satellite più luminoso, con un diametro di 7 metri, riprodotto, in diverse copie, anche nelle mostre contemporanee di Barcellona e Sydney.

Ispirato dalle maree della sua città natale, Bristol, Luke Jerram realizza, con la compagnia Cameron Balloons e con l’Agenzia Spaziale Britannica, un pallone ad elio rivestito di uretano e ripstop sotto una superficie con stampe pervenute direttamente dalla NASA. L’effetto, al buio, è stupefacente. La sera si illumina creando la suggestione di un corpo celeste incandescente e galleggiante. Nonostante sia liscia, la composizione geometrica appare strutturata anche grazie alla definizione di dettagli che sembrano ricostruire tridimensionalmente solchi, rivoli e crateri.

La genesi dell’opera, però, dal 2016 ad oggi, è stata tumultuosa. Esposta ai venti inglesi, la Luna di Jerram esplose per poi essere fortificata e irrobustita. Cinquant’anni dopo l’allunaggio, ”Museum of the Moon” ci dà un saggio di quanta riflessione può suscitare la Luna, musa di poeti, scultori e navigatori, un viaggio nell’universo dell’arte che, pur senza binocolo, ci rende partecipi delle stesse emozioni che, in questi giorni, sta vivendo il nostro conterraneo Luca Parmitano, astronauta ed eroe di un cielo sotto il quale tutti abbiamo diritto di sognare.


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Iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Puglia, ho iniziato a raccontare avventure che abbattono le barriere della disabilità, muri che ci allontanano gli uni dagli altri, impedendoci di migrare verso un sogno profumato di accoglienza e umanità. Da Occidente ad Oriente, da Orban a Trump, prosa e poesia si uniscono in un messaggio di pace e, soprattutto, d'amore, quello che mi lega ai miei "25 lettori", alla mia famiglia, alla voglia di sentirmi libero pensatore in un mondo che non abbiamo scelto ma che tutti abbiamo il dovere di migliorare.