Cristo è stato non padrone di una signoria, ma Signore e Servo, libero per amore

Gesù non è stato una guida di totalitarismi, ma servo in maniera totale. Cristo è stato non padrone di una signoria, ma Signore e Servo, libero per amore. Egli non è vissuto nei castelli, nei palazzi regali, ma in mezzo alla gente, in semplicità ed umiltà.

Non è stato, come i potenti, un uomo che dominava le cronache, ma colui che è vissuto per circa trent’anni nell’anonimato. Gesù non è stato protagonista dei luoghi che contano, politici o religiosi che siano, ma una persona comune nella semisconosciuta Nazareth.

Gesù non ha comandato eserciti, mandando uomini a morire, ma ha offerto la sua vita insegnando ai suoi discepoli, con l’esempio, la legge dell’amore. Gesù non ha portato segni regali e di potere, ma ha esercitato la regalità del servizio offrendo i gesti della misericordia. Gesù non ha scelto i primi posti ma, proprio perché primo, si è fatto ultimo perché tutti avessero la vita.

In nome di Gesù non si sarebbe dovuto uccide nessuno, è un abominio che sia accaduto; in suo nome si è pronti a soffrire ed a offrire sé stessi in sacrificio. Si può scegliere qualunque re, ma tutti vedranno la morte; in Gesù è proprio la morte che diviene la porta della vita.

Gesù non è padrone di un dominio che passa, opprime ed uccide, ma Re di un Regno spirituale, già presente in mezzo a noi, che si compirà pienamente alla fine dei tempi, inizio del tempo che non ha fine.

Cristo è l’inizio di ogni cosa e la conclusione di tutto, in lui il tempo e la storia trovano la radice ed il senso ultimo. Il trono della croce, la corona di spina mostrano l’uomo sconfitto, ma in realtà celano il Dio vittorioso che sconfigge il male con le armi dell’amore.

La signoria appartiene solo a Cristo, da lui ogni autorità prende voce e consistenza. In lui amico e beneamato fratello ogni uomo può scoprire la propria regalità, quella della figliolanza divina. A questo Re, Gesù, ogni uomo deve rendere conto, sapendo di essere giudicato, al tramonto dell’esistenza, sull’amore.

Cristo Re, Dominatore e Signore dell’universo sia conosciuto, amato e imitato verso il pieno compimento del suo Regno che oggi celebriamo nell’ombra del Mistero, ma che sarà Signore per sempre del Regno eterno di verità, giustizia e pace.