
Una civetta aveva il torcicollo
E non poteva più guardarsi indietro
Scordato, pure, aveva il suo passato
E i voli messi tra foreste e piane.
Restava appollaiata sopra un pino
Scrutando qualche preda da ghermire:
Un topo, un uccellino o qualche geco
Per appianar rimbrotti della fame.
Nel sottobosco nulla si muoveva
In quella notte con la luna piena
Soltanto il vento che vociava fioco
Si mise a ventilare qualche sterpo
Intanto che un astore più affamato
Predava la civetta e la spennava.
27/05/2024