
Torna la rubrica “Lettera dalla dipendenza”. Pubblichiamo una pagina di diario di un componente del gruppo “Uniti per vivere”, ad Andria
Buona sera a tutti, buona sera club.
Le feste sono finite, volevo fare una analisi di quanto ho passato in questo mese fantastico. Iniziamo con il nostro anniversario di nozze il 7 Dicembre. Giornata fantastica passata con la mia famiglia (4). Festa dell’Immacolata: tutti invitati a casa nostra (18) persone, sia i miei familiari che i familiari di mia moglie, con nipotini annessi. Giornata passata all’insegna della ristorazione pura e al divertimento puro e sano, insomma, mi sono stancato molto, io e mia moglie, ma sono stato benissimo e molto soddisfatto di tutto.
15 Dicembre, giornata del mio compleanno di vita, serata passata tutti insieme, con la mia seconda famiglia, cioè con voi, in pizzeria, grande serata, sono stato contento di aver trascorso il mio compleanno di vita con tutti voi. Serata fantastica.
Arriviamo a Natale: 24-25-26 Dicembre. Giorni passati con la mia famiglia il 24, con la famiglia di moglie il 25, al ristorante tutti insieme il 26, passeggiata tutti insieme, ritorno a casa con il nipotino, che voleva dormire a casa con me, suo zio.
31 Dicembre e 1° Gennaio stessa cosa, il 31 con la mia famiglia e l’1 con la famiglia di mia moglie: ottime giornate.
Weekend della Befana, trovo un bell’albergo a Napoli. Via si parte! Insomma, un bel mese.
Ho riflettuto molto su questo mese e posso dire che rispetto a qualche anno fa, per l’esattezza 6/7 anni, forse è stato l’anno più bello di tutti. Dico questo perché questo mese è passato bene grazie e soprattutto alla sobrietà, che ti fa vivere la vita in maniera diversa. Ricordo a malincuore le feste passate da dipendente, giornate bruttissime, bambini che piangevano, moglie sempre con il muso e arrabbiata, genitori che vivevano quei giorni con paura e non con serenità. Insomma c’era sempre qualcosa che, purtroppo, doveva succedere, appena finivo di mangiare, anche nei giorni 24/25/26 e 31/1 e 6, dovevo andare per forza via, lasciando mia moglie e tutti i miei familiari, a volte anche a casa mia. Andavo via con i miei carissimi “amici di merende” e ricordo che al ritorno, a volte anche a notte inoltrata, trovavo una desolazione nel volto di mia moglie e di mio figlio, che aspettava il papà per aprire i regali di Babbo Natale.
Vivere in questo modo non ha prezzo, non esiste una gratificazione, non esiste nessuna sostanza che ti possa far vivere questa serenità con la tua famiglia, anche quella allargata. Vedere tua moglie, i tuoi figli, la tua famiglia tutta, stare bene, sorridere, divertirsi quando stanno con te, non ha prezzo ed è semplicemente fantastico.
Voglio dire a tutti quelli che purtroppo non hanno ancora provato questa emozione: “provatela anche per un giorno!”.
A volte, quando torno indietro con la mente, pensavo che non sarei mai stato capace di uscirne, ma invece vi posso garantire che si può, anzi si deve fare.
Andiamo avanti insieme, se è necessario anche a braccetto, verso la sobrietà e vedrete che inizierà una nuova vita ricca di serenità e soprattutto di gioie.
Vi voglio sempre bene!!! Viva la sobrietà!!!
N.B.: Voglio far recuperare il tempo e le emozioni che ho perso e che ho fatto perdere a mia moglie e ai miei figli. Non voglio perdere neanche un minuto per loro!!!
Persone vicine durante la dipendenza | Persone allontanate durante la dipendenza | ||
N° | N° | ||
1 | Spacciatore | 3 | Moglie e figli |
2 | Amici di merende | 4 | Genitori |
1 | Barista | 6 | Cognati |
1 | Gestore sala giochi | 6 | Nipoti |
12 | Cugini | ||
7 | Zii e zie | ||
8 | Coppie di amici veri | ||
1 | Prete | ||
6 | Amici di infanzia | ||
13 | Colleghi di lavoro | ||
9 | Ente + fornitori ecc… | ||
5 | 75 |
Facendo un bilancio puramente matematico, ogni persona che mi era vicina durante la dipendenza, mi ha allontanato da almeno 15 persone a me familiari. Ma pensate che mia moglie e i miei figli possano valere 1 secondo una proporzione matematica?
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ad aNdria, presso lE parrocchiE madonna di poMpei o san Giuseppe artigiano puoi CHIEDERE Del gruppo “uniti per vivere”