Mi sento rintronato dalla sorte
Che mai avrei creduto, sì nefasta
La fede appesa, l’ultima rimasta:
M’ha reso le speranze ormai più corte.
E del sussidio speso non rimane
Che un flebile ricordo d’indulgenza
Dacché marcata fu la mia presenza
Nell’ascoltare il suono di campane,
Di questo o quel soggetto sconosciuto,
Maldestro, o dall’ignavia ovattato
Che poi rimase un giorno senza fiato
Nel predicare il fallo e l’accaduto…
Ma rimanendo inoltre un po’ sbandato
Nel dare il suo giudizio mal filtrato.
02/03/2021