
Mentre fuori il mondo sta cambiando, all’interno il mondo sembra fermo
Erano gli anni avanti Cristo, mentre il mondo fuori non capiva cosa stesse succedendo, mentre si svolgeva il censimento, in una grotta abbandonata e fredda nasceva il Messia, un bambino semplice che ha cambiato la storia del mondo .
Con la semplicità di un materiale quale il polistirolo, il legno, la colla e la sabbia, in un condominio bellissimo ed unito, dopo la stanchezza delle giornate che passano tra lavoro e famiglia “si fa il presepe”.
Non un presepe qualsiasi, si costruisce, si ritaglia, si sta insieme, si immagina “come verrà?”.
Ispirato alla simbologia del rudere inteso come abbandono, questo presepe nasce da una passeggiata tra le campagne pugliesi e lucane, dove nel più assoluto silenzio si respira il senso della vita che verrà.
Pochi i personaggi utilizzati per enfatizzare la Sacra Famiglia che nasce dove non c’è nulla se non una grotta e poche pecore.
La natura è viva proprio vicino a quella grotta, simbolo di vita e di futuro. Accanto si scorge un albero che è apparentemente secco, ma in realtà si incurva e germoglia inchinandosi al Messia.
Mentre fuori il mondo sta cambiando, all’interno il mondo sembra fermo, due personaggi, nascosti in una casetta, giocano a carte, non rendendosi conto della vita che viene al mondo.
Gesù che nasce in una grotta al freddo e al gelo, in una culla di paglia, manda un messaggio di speranza a tutta l’umanità.