Una notizia positiva per i celiaci: le castagne non contengono glutine quindi via libera per il castagnaccio!
Ormai siamo in pieno autunno e le giornate sono altalenanti tra piogge e pioggerelle, con temperature ora miti, ora decisamente pungenti proprio come un riccio di castagna! Il frutto che ci consola e che fa da padrona in questo mese sono proprio le castagne! Un frutto molto apprezzato soprattutto nella tradizione contadina, tanto da essere definito “il pane dei poveri” per il suo basso costo ed elevato consumo tra la popolazione rurale.
È importante educare e far conoscere al consumatore una piccola distinzione tra le castagne e i marroni! Le castagne sono il frutto dell’albero selvatico, mentre il marrone è il frutto di quegli alberi che sono stati innestati e coltivati dall’uomo. Una distinzione la troviamo nel riccio: in quello della castagna si trovano da 1 a 7 frutti e sono più piccoli, nel marrone va da 1 a 3, più grandi e a forma di cuore, sono più saporiti e persino più facili da pulire!
In cucina sono definite poliedriche perché possono essere cucinate in tantissimi modi e allo stesso tempo abbiamo sapori e profumi differenti: bollite, al forno, arrostite sul fuoco… e al microonde.
Dopo aver parlato di fichi e fioroni, e mele anche le castagne sono definiti falsi frutti perche il vero frutto è il riccio!! Ancora una volta la meraviglia di madre natura che pensa a tutto: il riccio è un modo di difesa contro gli animali che vorrebbero nutrirsi, grazie a questo metodo la pianta continua a riprodursi e di conseguenza il riccio diventa un ottimo fertilizzante per il terreno.
Dal punto di vista nutrizionale la castagna è composta da acqua per circa il 50%, il 40% di zuccheri in modo particolare i polisaccaridi come gli amidi (devono ridurre la quantità di consumo ahimè i diabetici) e anche una percentuale di oligosaccaridi, artefici di flatulenze e il restante 10 % tra lipidi, protidi e soprattutto sali minerali (calcio, fosforo, magnesio e potassio).
Il loro apporto calorico è altissimo: 100g di castagne fresche corrispondono a 250kcal, ma con la cottura bollita si arriva a 130 kcal e 190 con le caldarroste.
Una notizia positiva per i celiaci: le castagne non contengono glutine quindi via libera per il castagnaccio!
Ideale per le donne in gravidanza perché contiene l’acido folico, utile per lo sviluppo del feto.
Curiosità sull’impollinazione dei fiori di castagno: oltre al vento collaborano anche le api che producono un ottimo miele di castagne che viene raccolto tra i mesi di giugno e ottobre. Il suo colore va dal giallo al marrone scuro. Il colore varia in base alla specie di castagno. In genere, più il colore è scuro, più il sapore è ricco e intenso, ideale per i formaggi stagionati. Meno usato in pasticceria.
Nell’arte e nella letteratura il castagno spesso è molto presente: lo citano Boccaccio nel Decameron, Giosuè Carducci e Giovanni Pascoli.
Ai fornelli, invece vi propongo un secondo di carne e un dessert:come potete vedere dalla foto, il piatto di secondo è un filetto di maialino bardato con lo speck cotto a bassa temperatura su crema di patate e castagne;come dessert è interessante la crespella con la farina di castagna, farcita con ricotta cannella e castagne e per ultimo una spolverata di zucchero a velo.
Buon appetito!