Mio figlio ha un biglietto per Barcellona, la settimana prossima. Gli dirò di partire…
Chi di noi, se è stato a Barcellona, non ha passeggiato lungo la Rambla? Chi non è rimasto incantato davanti ai profumi e agli odori della Bouqueria? Chi dei ragazzi, e magari anche dei non più giovani, non ha visitato l’Hard Rock Cafè, ad angolo tra Plaça de Catalunya e l’inizio della Rambla?
Ecco, ora questi ricordi non saranno più gli stessi, né per chi li ha visti, né per chi sognava di andarci, prima o poi.
Ora sono macchiati di sangue, le pietre riecheggiano l’urla dei feriti e degli scampati. Le sirene si disperdono nell’aria. E ci atterriscono.
Sì, la zona è ora isolata. Mentre scriviamo, il cordone di sicurezza si è dispiegato a protezione dell’intero quartiere. I Mossos d’Esquadra sono in azione e presto i media locali, a cominciare dal catalano La Vanguardia, ci diranno che è tutto finito e che i due terroristi barricati in un ristorante sono stati assicurati alla giustizia oppure eliminati.
Ma Barcellona, la Rambla, la Bouqueria, Plaça de Catalunya non saranno, a lungo, più le stesse.
Questo volevano i terroristi.
Questo, nonostante tutto, non avranno.
Mio figlio ha un biglietto per Barcellona, la settimana prossima. Gli dirò di partire…
Un’altra tragedia! Ho sentito al telegiornale che la polizia internazionale aveva avuto la notizia 2 mesi fa di questo pericolo, proprio lì in quella zona. Ma come mai poi i terroristi riescono ad eludere i controlli? Non lo capisco!