Arranca questa pace a definirsi
Tra mille grattacapi a fior battente
Dimentica, nel passo, di munirsi
D’intenti programmati e di saggezza.

Un vile realismo monta in sella
Per cavalcare la perseveranza
Lasciando in dormitorio la creanza
Che s’è assopita insieme alla coscienza.

Ma fioche luci irraggiano speranze
Lasciando in ombra le stranezze assurde
Mentre si parla senza mai smentirsi,

Alle proposte poste, squilibrate,
Ma dar risposte sane a chi le aspetta
Facendo grazie e a meno di sofismi.

15/08/2024


FontePace - foto di Paolo Farina (Valencia)
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Salvatore Memeo è nato a San Ferdinando di Puglia nel 1938. Si è diplomato in ragioneria, ma non ha mai praticato la professione. Ha scritto articoli di attualità su diversi giornali, sia in Italia che in Germania. Come poeta ha scritto e pubblicato tre libri con Levante Editori: La Bolgia, Il vento e la spiga, L’epilogo. A due mani, con un sacerdote di Bisceglie, don Francesco Dell’Orco, ha scritto due volumi: 366 Giorni con il Venerabile don Pasquale Uva (ed. Rotas) e Per conoscere Gesù e crescere nel discepolato (ed. La Nuova Mezzina). Su questi due ultimi libri ha curato solo la parte della poesia. Come scrittore ha pronto per la stampa diversi scritti tra i quali, due libri di novelle: Con gli occhi del senno e Non sperando il meglio… È stato Chef e Ristoratore in diversi Stati europei. Attualmente è in pensione e vive a San Ferdinando di Puglia.

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