Si è tenuta lo scorso 20 novembre, presso la Biblioteca Comunale “G. Ceci”, la VI Edizione di “Festival Alimentanima, nutrire corpo ed anima”.
L’evento è giunto per la prima volta al Sud, dopo mirabili esperienze conseguite in altre città, quali Verona, Bologna e Roma. L’intento è stato quello di promuovere discipline come lo yoga e la meditazione, attività pratiche che, però, riconducano ad un giovamento fisico e spirituale, una sorta di sollievo che ritrova la sua primordiale natura nel rapporto che ciascuno di noi intrattiene, ad esempio, con il cibo.
Incentivando la crescita individuale dell’uomo, la giornata ha visto vertere l’attenzione su fondamenti ideologici caldeggiati da Ananda Marga (dal sanscrito “Sentiero della Beatitudine”), un’associazione fondata in India, nel 1955, da Prabhat Ranjan Sarkar, conosciuto agli addetti ai lavori anche con il nome di Shrii Shrii Anandamurti. Ananda Marga basa la propria leadership su livelli non commerciali o speculativi, concentrandosi esclusivamente sullo sviluppo personale e attuando, anche al mondo occidentale, una profonda sintesi tra la filosofia Vedica e quella Tantrica. Ananda Marga sostiene, attraverso le più disparate attività, la promozione di servizi sociali, come children’s home, scuole, soccorso in caso di calamità ecc…
Non solo, il patrimonio lasciato da Anandamurti all’implementamento mondiale è riscontrabile in una “mission” che solca, persino, le composizioni musicali e poetiche, collocandosi, di diritto, nella corrente neoumanista.
Alimentanima tende, sostanzialmente, alla rivoluzione personale, intesa come percorso di interiorizzazione della realtà circostante, più “tollerabile” se accompagnata da cibo sano e senziente. Grazie alla collaborazione del centro andriese “Yoga per tutti”, Ananda Marga Italia ha allestito, nella biblioteca cittadina, laboratori, stand per la vendita di libri, corner di musica dal vivo, per favorire, il più possibile, la rappresentazione visiva e sensoriale di quello che la nostra concezione esistenziale percepisce come benessere psico-fisico.
Il ricavato dell’intera iniziativa è stato, successivamente, devoluto, da volontari, al progetto “Angolo della vita”, da sempre, insieme alla Fondazione Stella Polare Onlus di Ispica (RG), a supporto delle vittime di dipendenze.
Pur di origine orientale, Alimentanima mette radici nelle società occidentali, spesso incuranti della buona nutrizione. Non è un caso, infatti, che, nell’ipericonografia induista, il cervello risieda all’interno dello stomaco, provocazione religiosa che diventa mantra quotidiano.
“Non c’è amore più sincero di quello per il cibo” George Bernard Shaw