Siglato lo scorso 18 gennaio il Patto di collaborazione tra l’Amministrazione Comunale e l’associazione Onda d’Urto-Uniti contro il cancro Onlus, al fine di abbattere inquinamento ambientale ed elettromagnetico per preservare la salute dei cittadini, nel ricordo di Teresa Calvano, Luciana Pastore e di quanti hanno lottato e lottano contro il tumore. A parlarcene è uno dei rappresentanti della delegazione presente in Municipio, il dott. Berardino Leonetti.
Salve, Dottore. Cosa cambia, concretamente, nella lotta all’inquinamento ambientale ed elettromagnetico, il Patto firmato tra Amministrazione e Onda d’Urto?
Un cittadino che percepisce un pericolo per la propria salute l’abitare in una via ad alto traffico veicolare o vicino a ripetitori della telefonia mobile per sapere se il rischio è reale o falso deve chiedere un monitoraggio degli inquinanti, pagando una somma di denaro non inferiore a 200 euro ad un ente privato (liberi professionisti) o convenzionato con le strutture pubbliche (ARPA). L’accordo appena siglato tra Amministrazione e Onda d’urto, referente per il Forum Ricorda-Rispetta, prevede che gli strumenti di monitoraggio siano ad uso gratuito e affidati ai volontari dell’associazione. Onda d’urto paga di tasca propria e si impegna con personale tecnico altamente qualificato ad effettuare il monitoraggio senza alcuna spesa per i cittadini. È la prima volta che un patto simile venga stipulato in comunità civiche italiane. I volontari di Onda d’urto e del Forum svolgono un’azione di “citizen scientist”, ricercatori civici, e si mettono al servizio della comunità per un obiettivo ben preciso: una città sana.
Cosa si intende per “principio di precauzione”?
La precauzione è l’azione che si mette in atto quando vogliamo proteggere qualcosa o qualcuno da un possibile rischio. Quando giocavo a calcio usavo i parastinchi, oggetti di plastica che si applicavano alle gambe per difendersi dai calci degli avversari. Usare i parastinchi voleva dire applicare un principio di precauzione. Similmente quando in città vediamo troppe auto immettere gas che sappiamo velenosi non possiamo non difenderci. Quando vediamo spuntare centinaia di ripetitori sui tetti delle case e sappiamo che il livello di copertura radioelettrica è aumentato in città non possiamo non difenderci dai campi elettromagnetici. Si tratta di buon senso e di intelligenza.
Esiste una scientifica e profonda correlazione fra la contaminazione provocata da smog e radiazioni e l’aumento dei casi di tumore nei cittadini?
Esiste ed è reale. Per averne contezza noi di Onda d’urto, insieme a tante associazioni e cittadini, da tempo abbiamo lottato per l’istituzione e l’aggiornamento del Registro dei tumori, per la redazione del Profilo di salute della città e per il monitoraggio delle matrici ambientali. Tutto questo si sta realizzando ed è frutto della buona volontà degli amministratori civici e sanitari, ma anche della nostra tenacia e attenzione alla qualità della vita in città.
A chi sentite di dedicare l’importante accordo raggiunto?
Molti giovani, troppi, si sono ammalati e stanno attraversando periodi di sofferenza a causa del cancro, delle malformazioni congenite, delle neuropatie, ma anche di altre condizioni correlate agli inquinanti ambientali, come i disturbi dello spettro autistico. Dedichiamo questi importanti e storici risultati a ciascuna e a ciascuno dei cittadini che hanno fiducia in Onda d’urto e nelle associazioni che ogni giorno si impegnano per proteggere i cittadini da cause evitabili di cattiva salute. A noi piace ricordare la nostra indimenticata e dolcissima Teresa Calvano e anche i bambini, ragazzi e giovani che sono morti a causa del cancro. Una delle recentissime perdite dolorose è stata la morte di Luciana Pastore, dottoressa piena di entusiasmo e di amore per i più piccoli. Questo accordo è dedicato a loro. Il nostro destino è segnato dalle lacrime e dalla lotta. Lo seguiremo finché potremo.