
Oh primavera, con i tuoi effluvi!
Tu m’entri in casa, tu m’inebri ancora!
Le mie narici nella tua dimora
s’inondano grati dei tuoi profluvi.
Nell’orizzonte, variegato tinto,
le mie pupille accosta a toni intensi
e nel solatio dì, mi attiva i sensi:
di tua natura fresca sono cinto!
Il nido sotto casa è ancor battente
di voli allegri e di garriti amici:
annuncio d’ammalianti benefici
ch’elevano lo spirito cadente
riempiendo la giornata di speranza,
nell’ora che, spedita, intanto avanza.