Il 9 luglio si è tenuta la cerimonia di intitolazione del plesso ‘’Strutture’’ ad una delle personalità di spicco della cultura della nostra regione

Una vita professionale ed accademica dedicata allo sviluppo di uno dei presidi educativi e della cultura tra i più prestigiosi della nostra Regione. Stiamo parlando del prof. Salvatore Marzano, che nei giorni scorsi è stato ricordato da amici e colleghi con l’intitolazione a suo nome del plesso dell’ex Dipartimento di Strutture, al Poliba di Bari.

Era il 5 dicembre del 2017 quando il Senato Accademico del Politecnico di Bari, decide di omaggiare la prestigiosa carriera dell’ex professore e Rettore, conferendogli il titolo di professore emerito alla memoria; nella seduta del 20 novembre 2018, delibera l’intitolazione del plesso ex-Dipartimento di Strutture in Palazzina ‘’Salvatore Marzano’’.

Una figura importante e prestigiosa quella del prof. Marzano, che nasce nel 1945, anno del termine del secondo conflitto mondiale. Egli è stato il quarto Rettore del Politecnico di Bari, dal 2003 al 2009.  Le sue vicende personali sono strettamente connesse a quelle professionali di studioso e docente della Facoltà di Ingegneria di Bari, dove svolge tutta la sua carriera, da studente a Rettore. Nel 1976 si laurea in Ingegneria civile con punteggio di 110/110 e lode; dal 1976 al 1985 è borsista e tecnico laureato presso l’Istituto di Scienza delle Costruzioni; dal 1985 al 1990 è professore associato di Scienza delle Costruzioni; è, poi, professore straordinario nel 1990, ordinario dal 1993. Nel noto Istituto di Scienza delle Costruzioni, successivamente divenuto Istituto di Scienza e Tecnica delle Costruzioni, forgia il suo percorso professionale: promuove una radicale modernizzazione dell’Istituto, divenuto Dipartimento di Ingegneria Strutturale; sviluppa collegamenti fra ricerca, industria e territorio; punta molto sull’internazionalizzazione e diviene promotore di una formazione innovativa per i giovani. In veste di Direttore del Dipartimento, mira ad una sintesi fra le molteplici aree di ricerca dell’Ingegneria Civile, dando vita al Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale (DICA).

Salvatore è eletto Direttore da un nuovo grande Dipartimento, raggruppante i settori della Scienza e della Tecnica delle Costruzioni, dell’Idraulica, delle Costruzioni Idrauliche, della Geologia Applicata, della Geotecnica, della Chimica Applicata e della Tecnologia dei Materiali. Il DICA ha l’obiettivo di promuovere l’integrazione della ricerca con l’attività di Alta Formazione, resa possibile grazie ai corsi di dottorato e post-dottorato, i master, la collaborazione a progetti strategici di ricerca e la cooperazione internazionale. In tale contesto, il Laboratorio Ufficiale Prove Materiali “M. Salvati” svolge un ruolo fondamentale, primo laboratorio ufficiale in Puglia per quanto concerne le prove sui materiali da costruzione.

Marzano, costantemente impegnato in contesto accademico, ricopre un ruolo cruciale nella nascita del Politecnico di Bari; un esempio è la creazione del polo universitario di Taranto e della Facoltà di Architettura. Nel 2003, nella fase culminante di questa attività, è proclamato Rettore del Politecnico di Bari per il triennio 2003-2006. È successivamente confermato per il successivo triennio 2006-2009. In veste di Rettore: riqualifica le strutture per i servizi e l’accoglienza agli studenti; istituisce la “Agenzia di Sviluppo del Politecnico”, una sorta di attuale “Industrial Liaison Office”. Al contempo, ricopre rilevanti incarichi extra-accademici: ad esempio, è fondatore e Presidente del MEDIS, il Distretto Meccatronico Regionale della Puglia. Dal punto di vista scientifico pubblica numerosissimi lavori su note riviste scientifiche, sia a livello nazionale che internazionale; rimembriamo il testo, “Elementi di Meccanica dei Continui e Resistenza dei Materiali”, Scienza delle Costruzioni vol. 2 (Torino, UTET), in collaborazione con il prof. Alfredo Sollazzo, suo punto di riferimento, utilizzato in molteplici sedi universitarie italiane per corsi di laurea e/o dottorato in Ingegneria e Architettura. Improvvisamente, il prof. Salvatore Marzano muore il 1 settembre 2016.

Lo scorso 9 luglio, nel campus universitario, è avvenuta la cerimonia di intitolazione, alla quale hanno partecipato, in numerosi, docenti e allievi del professore, tecnici, amministrativi, studenti del Politecnico e dell’Università di Bari, radice storica della Facoltà di Ingegneria del Poliba. Tra i presenti si ricordano: la moglie del prof. Marzano, prof. Renata Cotrone, il Rettore del Poliba, Francesco Cupertino, il Presidente dell’ANVUR, ex rettore di Uniba, Antonio Felice Uricchio, la prof. Annamaria, Candela, in rappresentanza del rettore dell’Università di Bari, Stefano Bronzini, il prof. Luciano Rosati, presidente di SISCO, Società Italiana di Scienza delle Costruzioni, il Direttore generale del Poliba, Sandro Spataro, rappresentanti sindacali. Cupertino, nel suo intervento di presentazione, ha affermato di essere stato un ricercatore di ingegneria durante il rettorato di Marzano e che ciò che è stato frutto del suo intelletto, come le intuizioni, ha trovato attualmente conferma e ulteriore sviluppo nelle azioni proseguite da suo rettorato. Hanno terminato la cerimonia la scoperta della targa di intitolazione al plesso, la consegna della pergamena di professore emerito alla memoria del prof. Marzano alla moglie Renata Cotrone e i brevi interventi succedutesi a cui è seguito un affettuoso applauso da parte di tutti i partecipanti.


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Nato a Bari nel 2003, vive e frequenta il Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci” a Bisceglie. Si definisce un amante delle materie scientifiche, pratica il calcio amatoriale e l’attività fisica e tifa per il Milan, per il quale nutre una autentica venerazione. Ama il mare e la campagna, il buon cibo e la vita all’aria aperta. Musicalmente preferisce ascoltare brani italiani, in special modo quelli di Ultimo e Tommaso Paradiso, ma ascolta anche brani stranieri, come quelli di Shawn Mendes e Bruno Mars. Non rinuncia mai ad una serata in compagnia di amici, specie se sono quelli con i quali è facile parlare di sport ma anche di altri piaceri come quelli de la bonne vie. Desidera viaggiare e visitare in particolare le città d’arte. Scrive per esternare le sue passioni.