Tremate, tremate, le dritte letterarie son tornate…

Le mezze stagioni esistono, checché se ne dica in giro.

Castagne, funghi, zucca: per sapori l’autunno potrebbe essere la mia stagione preferita; meteorologicamente, quella che più odio. Ma mentre c’è la pioggia fuori, si può stare stesi sul divano senza fare della propria inattività una colpa, con un plaid e un tè bollente e fare quello che più amo: leggere!

Perciò, dopo la versione estiva dei consigli letterari, eccoci qui con un secondo appuntamento autunnale dedicato alle dritte libresche.

Anche stavolta potrete decidere tra tre proposte, presentate secondo un criterio di (fantasiosa) attinenza con la stagione che stiamo vivendo e pescate tra le mie letture dell’ultimo, infausto, anno. Cominciamo.

 

Numero uno – L’autunno porta novità

Incredibile ma vero – una vera novità entra a far parte delle mie dritte. Una novità che deve la sua presenza qui a uno dei miei più cari motti letterari: che bello quando hai gli autori preferiti ancora in vita. E prolifici, pensando a quello che stiamo per citare. Il libro che chiamo qui in causa è il nuovo romanzo di Nick Hornby, Proprio come te, edito da Guanda e arrivato in libreria appena un mese fa. Come ha giustamente recensito The Observer, “Hornby è il poeta del quotidiano”, e non c’è molto di più da aggiungere. Quello che leggiamo è il reale: le difficoltà di una relazione e le paranoie che tutti – tutti – ci facciamo rapportandoci all’altra persona. Sullo sfondo la Brexit, le differenze sociali e razziali, Trump. Tutto ciò in 368 pagine di irresistibile scorrevolezza.

 

Numero due – L’autunno è delicatezza

La storia è semplice: Addie entra in casa del vicino Louis e gli chiede di passare le notti da lei. Però Addie e Louis sono vicini alla settantina, sono entrambi vedovi e abitano in una cittadina dove la loro vicinanza potrebbe essere il più avvincente dei gossip. Questo è Le nostre anime di nottedi Kent Haruf, lo scrittore che nella fittizia comunità di Holt ha ambientato i trascinanti successi della casa editrice NN. Storie modeste, venute dall’America lontana che non vediamo mai, poco glamour rispetto a quelle dell’America che vediamo sempre. Ma l’incanto di Holt consiste proprio in questo. Le nostre anime di notte è un libro malinconico, dolce ma per nulla stucchevole, aggraziato. Ci fa fare il tifo per due amanti diversi dal solito, che hanno già conosciuto la vita e l’amore, e che capiscono che, alle loro tappe finali, queste due cose possono prendere un ritmo lento. Le parole di Haruf sono come quelle dei suoi protagonisti: poche, sussurrate, ma ben scelte.

 

Numero tre – L’autunno è anche quando il buio inizia a prevalere sulla luce

Per chi apprezza il mistero, le trame intricate, la scrittura e le sfumature torbide, ecco il libro perfetto. Trattasi de La Ferocia, di Nicola Lagioia, edito da Einaudi nel 2014 e successivamente vincitore del Premio Strega nel 2015. La storia esplode con la scomparsa di Clara, secondogenita di una famiglia della Bari bene, il cui capostipite, imprenditore edile, è il classico uomo venuto dal niente che si è fatto da solo costruendo palazzoni e palazzine (e non solo). Ma com’è morta davvero Clara? La Ferociaè un libro sporco, scomodo, che riesce nel suo intento di farci sentire fuori posto con la nostra coscienza. Un romanzo intenso per immagini e linguaggio, un vorticoso turbine che ci trascina negli abissi dei personaggi – e nei nostri. Ci si gioca l’assoluzione fino all’ultima pagina.

Anche stavolta, buona scelta e buona lettura.