I VERDEORO ALLA CONQUISTA DELL’ESTREMO ORIENTE

L’assegnazione del mondiale alla Corea del Sud e al Giappone avviene il 31 maggio 1996 a Zurigo. Per la prima volta viene spezzato il monopolio Europa America e la scelta dei due paesi asiatici, che inizialmente avevano presentato distinte candidature, risulta una vera e propria manovra di diplomazia e di compromessi che eliminano concretamente le frizioni iniziali, mettendo tutti d’accordo: alla Corea è assegnata la partita di inaugurazione a Seul e la precedenza nella denominazione ufficiale del torneo, mentre la finale si gioca in Giappone, a Yokohama.

Gli attentati dell’11 settembre 2001 impongono maggiore attenzione, così da innalzare le misure di sicurezza negli aeroporti, negli stadi e in tutti gli ambienti di aggregazione.

Il protagonista principale è Ronaldo, Il Fenomeno, capocannoniere del torneo con 8 gol, che trascina la Seleçao al trionfo e che mette la doppia firma in finale contro la Germania. L’avevamo lasciato qualche mese prima sconsolato e in lacrime nella giornataccia dell’Olimpico quando, il 5 maggio 2002, l’Inter perde in maniera clamorosa uno scudetto quasi in vinto.

In questo mondiale esordisce un giocatore del Kaiserslautern di origine polacca, Miroslav Klose, che inizia la sua scalata al record di gol, detenuto da Gerd Müller.

È il mondiale di Giovanni Trapattoni alla guida degli Azzurri. Un’edizione che per noi sarà piena di ombre, non solo per demerito nostro. Peserà sul giudizio finale lo scellerato arbitraggio di Byron Moreno, viscido personaggio, protagonista delle cronache qualche anno più tardi, che in Italia Corea del Sud ne combina di tutti i colori.

Ci qualifichiamo al mondiale davanti alla Romania, in un girone non complicato. Nelle qualificazioni sorprende l’1 a 5 con il quale l’Inghilterra umilia la Germania a domicilio, costringendola ai play-off contro l’Ucraina di Shevchenko e Rebrov. Si qualificano per la prima volta Senegal, Cina, Ecuador e Slovenia.

Si gioca in tanti, troppi stadi: 20! Un record assoluto.

Per l’ultima volta i campioni del mondo, la Francia, si qualificano di diritto e aprono il torneo, contro il Senegal. Sarà un’edizione sorprendente, già dalla partita di inaugurazione che vede i Galletti sconfitti dalla rete di Bouba – Diop. Gli africani arrivano secondi nel gruppo A, dietro alla Danimarca. I francesi, inoltre, inaugurano un trend che vede i campioni in carica eliminati al primo turno nelle edizioni 2010, 2014 e 2018.

Nel gruppo B avanti una bella Spagna e Paraguay, mentre nel gruppo C Brasile facile davanti alla Turchia, una delle grandi sorprese.

Sorprende nel gruppo D l’eliminazione del Portogallo di Figo e Rui Costa, dove passano Corea del Sud e USA. Germania e Irlanda hanno la meglio su Camerun e Arabia Saudita, mentre nel Gruppo F l’Argentina favorita, con tante stelle, tra cui Crespo, Aimar, Batistuta, Samuel, Veron, esce al primo turno. Decisiva è la sconfitta con gli inglesi che vincono con il rigore di Beckham, il quale si redime dall’espulsione di quattro anni prima, agli ottavi, proprio contro l’Albiceleste. Il pareggio con la Svezia (Svensson e Crespo) manda a casa gli argentini.

Nel gruppo G le nostre prestazioni sono deludenti. Vinciamo con l’Ecuador, grazie a una doppietta di Vieri. Avanti ancora con Vieri, ci facciamo raggiungere e superare dalla Croazia. Infine, un sofferto pareggio con il Messico per 1 a 1 (Borgetti, Del Piero), ci qualifica al secondo posto. Nel gruppo H, infine, Giappone e Belgio accedono agli ottavi, davanti a Russia e Tunisia.

Agli ottavi, la sorpresa più grande ci riguarda da vicino. La Corea del Sud vince una partita per noi sfortunata per sviluppo e soprattutto arbitraggio. Avanti con Vieri, la Corea riacciuffa il pareggio a due minuti dal 90′. Poco dopo Bobo riesce a buttare alto a porta vuota e andiamo ai supplementari dove succede di tutto. Espulso Totti per simulazione e gol annullato a Tommasi per dubbio fuorigioco. Gattuso ha un’ottima occasione, prima della beffa di Ahn Jung – hwan che ci elimina con il golden goal. Nelle altre partite degli ottavi vengono rispettati i pronostici, con le big rimaste che accedono ai quarti, dove giunge il Senegal che eguaglia il Camerun di Italia 90.

Inghilterra Brasile è il clou dei quarti, la partita da cui può uscire la finalista. Owen illude gli inglesi, Rivaldo li riprende. Una punizione di Ronaldinho Gaucho da oltre trenta metri sorprende un distratto Seaman. Il brasiliano viene espulso, ma il risultato non cambia. La Germania con una rete di Ballack supera gli USA, autori di un bel mondiale. La Turchia spezza il sogno del continente africano di raggiungere la semifinale con il Senegal. Decisiva la rete di  Ilhan Mansiz ai supplementari. La Spagna viene clamorosamente eliminata ai rigori dalla Corea del Sud, recriminando anch’essa per l’arbitraggio a favore degli asiatici. Un clamoroso gol annullato a Morientes e altre situazioni discutibili mettono sotto accusa l’arbitro Gamal Al-Ghandou, insufficiente. La spuntano poi i coreani ai rigori. Ciononostante, per la prima volta una nazionale asiatica è tra le prime quattro.

Le due semifinali, dall’esito scontato, si rivelano invece equilibrate e terminano con lo stesso punteggio: 1 a 0. Il Brasile ha la meglio sulla Turchia (Ronaldo) e la Germania sulla Corea del Sud, ancora con una rete di Ballack che, ammonito, salta la finale per squalifica.

La finale del 30 giugno è un inedito assoluto ai mondiali. Germania e Brasile non si sono mai affrontate in una partita del massimo torneo. Arbitra Pierluigi Collina. È la serata di Ronaldo, che si riscatta dalla delusione di quattro anni prima e trascina il Brasile al quinto titolo. La Germania tiene in equilibrio il match finché su un tiro di Rivaldo, non trattenuto da Kahn, si avventa come un falco Ronaldo per l’1 a 0 al 67′. Al 79′ la premiata ditta Rivaldo Ronaldo confeziona il raddoppio: dopo il velo del futuro giocatore del Milan, Il Fenomeno tira dal limite dell’aria battendo Kahn, questa volta incolpevole.

Il Brasile di Scolari è campione per la quinta volta nella sua storia, meritatamente, in un torneo segnato da clamorosi errori arbitrali e con le grandi che cadono ancor prima del momento topico. Ronaldo e Cafu vincono il loro secondo mondiale, dopo quello del 1994, ed è proprio il giocatore della Roma ad alzare da capitano il trofeo.

CAPOCANNONIERE: Ronaldo (BRA) 8 reti

CLASSIFICA FINALE

  1. Brasile
  2. Germania
  3. Turchia
  4. Corea del Sud

FINALE TERZO E QUARTO POSTO

Turchia – Corea del Sud 3-2