Il mese dei ricordi

Mia madre ha l’abitudine di annotare i titoli dei film della Fiera. Ogni anno su un foglietto preparato ad arte scrive data e titolo e poi lo conserva gelosamente. Le ho chiesto il motivo di quest’uso ormai radicato ma non mi ha dato una vera risposta: dice che vuole ricordare la sequenza dei film di ogni anno e basta. Chissà, lo farò anch’io da grande?

Alle 10, puntuali, ogni mattina per due settimane in Puglia possiamo star certi di vedere dei film che a volte abbiamo già visto ma altre volte sono una bella scoperta (non è come al cinema con i colori e lo schermo grande, ma sono film tutti per noi). Papà a quell’ora è al lavoro ed io e mamma, se abbiamo smesso di andare al mare, ci sediamo davanti alla TV ed aspettiamo di sentire il titolo del film dall’annunciatrice (a volte giochiamo ad indovinare il film del giorno).

Mamma poi, per evitare il caldo della mattina inoltrata e per una migliore visione, abbassa le tapparelle della porta-finestra e della finestra della stanza da pranzo, così possiamo accomodarci al fresco, magari reggendo tra le mani un bicchiere di latte di mandorla con ghiaccio, sorseggiato lentamente.

Tac! Accendiamo lo stabilizzatore ed il televisore è pronto per proiettare i vari Sordi, De Sica, Gassman, Vitti, Nazzari, De Filippo, Pica… Le loro battute riecheggiano per tutta la strada ed oltre: in ogni casa c’è qualcuno che sta guardando il film.

A me piace molto andare in Fiera, lo faccio ogni anno sin da quando ero più piccola e adoro soprattutto esplorare la Galleria delle Nazioni, nonostante si debba scansare tutta quella gente e faccia molto caldo lì dentro. Mi piace osservare le forme, i colori, i profumi diversi da quelli che conosco, vedere tanti rappresentanti delle varie etnie del mondo. Posso dire che la Fiera del Levante mi piace proprio per la presenza del Padiglione delle Nazioni e per il profumo delle merendine dell'”Aida” (forse sono un po’ strana, ma di alcuni cibi mi piacciono più gli odori che i sapori).

Ho la fortuna di abitare a Bari, una città (non mi piacerebbe vivere in un paese dove ci sia meno gente) e poi ho il mare in casa (per me non sarebbe possibile stare dove non ci sia il mare). Stando a Bari è praticamente scontato recarsi in Fiera ogni Settembre! Certo Bari purtroppo ha pochissimo verde, solo la pineta, che si trova lontano dal centro, ma la presenza possente della Fiera del Levante compensa un po’ certe assenze e per noi baresi risulta un segno identitario ben preciso.

Quando ero più piccola la scuola cominciava il primo Ottobre, la festa dei Remigini, e Settembre era possibile viverlo profondamente come un mese nel quale avveniva il passaggio dall’estate all’autunno…! Da un po’ di tempo a questa parte, però, la coda di Settembre la si deve condividere tra la scuola e le ultime rilassanti occupazioni estive.

A volte mi è capitato di girare per i padiglioni della Fiera sotto la pioggia, con o senza ombrello. È ugualmente affascinante, anzi, forse è meglio quando piove, anche se in questo caso non conviene ripararsi nel padiglione delle Nazioni!

Io non so cosa farò da grande, non ho ancora deciso. A scuola molto bene. I miei sono contenti di me ed io faccio di tutto perché tutto fili liscio. Ho poche ma grandi amiche che condividono con me tanta parte delle mie giornate. Non immagino dove potrei essere un giorno ma sarebbe bello se in futuro potessi ricordare tutto ciò che sto vivendo in questo periodo della mia vita. Chissà, forse un giorno Settembre sarà il tempo dei ricordi…


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Sono nata a Bari, dove ho studiato con grande passione Lettere moderne con orientamento storico-artistico; durante il mio lungo precariato nella scuola pubblica, ho approfondito le tematiche relative all’intercultura ed alla mediazione linguistico-culturale. Ho insegnato in tutti gli ordini e gradi di scuola, nei corsi per adulti immigrati e, finalmente, dal 2015 svolgo il mio servizio di docente di Lettere presso il CPIA BAT – Centro Provinciale Istruzione Adulti. Amo scrivere, dipingere, viaggiare.