Tra santi e bellezza

C’è chi pensa al viaggio come al momento della trasgressione e, di converso, al pellegrinaggio come a un momento di spiritualità. A me piace mischiare le carte, per cui vi suggerisco l’idea di un pellegrinaggio “a quattro ruote” tra imponenti cattedrali sul mare e città o paesi tutti da scoprire.

Parto ancora una volta dal Gargano e dal nord della Puglia. Il santo più famoso che non posso fare a meno di citare è senza dubbio san Pio (ma i pugliesi continuano a chiamarlo “padre” nonostante sia stato canonizzato già nel 2002). La sua basilica è il cuore di San Giovanni Rotondo, città che sorge a 600m sul livello del mare. Oggi il centro urbano è invaso da turisti. Magari provate ad allontanarvi dalla folla, addentratevi un po’ tra le rocce calcaree del Gargano e lasciatevi ammaliare da una natura selvaggia quanto fiera. Ovviamente una visita alla basilica di Renzo Piano è d’obbligo con annessa cripta che custodisce il corpo del santo e che con i suoi mosaici e le sue pareti a foglia oro tanto ha fatto discutere. Sinceramente, preferisco e vi consiglio una tappa al vicino e austero convento in cui padre Pio visse.

Lascio San Giovanni e mi dirigo a sud. L’elenco delle cattedrali da visitare è sterminato. Cito almeno le più importanti elencando le relative città: Trani, Altamura, Bitonto sono imperdibili. E che dire di San Nicola, a Bari, e del monastero di s. Benedetto a Conversano? Pensate che quest’ultimo fu per un tempo sede di una badessa a cui fu concesso di usare il pastorale e la mitra, attributi propri dell’autorità episcopale e dunque maschile, e questo fatto, più unico che raro, valse al monastero il titolo di Monstrum Apuliae (stupore di Puglia).

Proseguo verso Taranto e a Casalrotto (Mottola) visito la chiesa rupestre di san Nicola di Myra, nota con l’appellativo di “Cappella Sistina della civiltà rupestre” per via dei suoi affreschi che vanno dalla fine del X secolo alla prima metà del XIV.

A dire il vero, di chiese rupestri la Puglia è piena e, ad esempio, merita senz’altro una menzione la laura basiliana di Santa Croce, ad Andria, con un ciclo di affreschi d’eccezione e unico nel suo genere o le chiese grotte nelle tante gravine di cui la Puglia è costellata.

Ho dimenticato il Salento? Per niente! Da non perdere: la cattedrale di Ostuni, il barocco leccese, la cattedrale di Otranto.

E credetemi: ho fatto dei tagli incredibili pur di darvi una selezione minima di chiese di Puglia che ogni innamorato del bello, sia egli credente o no, non può far a meno di visitare.


FontePhotocredits: Paolo Farina
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La mia fortuna? Il dono di tanto amore che, senza meriti, ricevo e, in minima parte, provo a restituire. Conscio del limite, certo della mia ignoranza, non sono mai in pace. Vivo tormentato da desideri, sempre e comunque: di imparare, di vedere, di sentire; di viaggiare, di leggere, di esperire. Di gustare. Di stringere. Di abbracciare. Un po’ come Odysseo, più invecchio e più ho sete e fame insaziabili, che mi spingono a correre, consapevole che c’è troppo da scoprire e troppo poco tempo per farlo. Il Tutto mi asseta. Amo la terra di Nessuno: quella che pochi frequentano, quella esplorata dall’eroe di Omero, ma anche di Dante e di Saba. Essere il Direttore di "Odysseo"? Un onore che nemmeno in sogno avrei osato immaginare...

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