Applicata nuova metodica mini-invasiva per i pazienti con tumori stromali di piccole dimensioni
Un risultato importante nell’applicazione di nuove terapie cliniche mini invasive quella effettuata nei giorni scorsi dall’Unità di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva dell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza.
I medici Gentili e Perri
La particolarità consiste nel fatto che si tratta del primo intervento di questo tipo eseguito nel sud Italia “una delle nuove metodiche di chirurgia endoscopica endoluminale a cui il nostro Centro di Endoscopia Digestiva si sta orientando. Il nostro intento è quello di fornire ai pazienti di tutto il nostro meridione, un sicuro riferimento nel campo delle tecniche endoscopiche più avanzate evitando lunghe attese e ricoveri in strutture extraregionali”, ha sottolineato Francesco Perri, direttore dell’Unità di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva dell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza. L’intervento, effettuato in sedazione profonda, è durato circa 40 minuti e la paziente è stata dimessa dopo due giorni di degenza in buone condizioni generali.
La rimozione di una neoplasia sottomucosa di circa 2 cm, è stata eseguita su una donna di 63 anni, con l’utilizzo di un nuovo dispositivo tecnologico (FTRD ®️ ) applicato sulla punta di un gastroscopio.
La donna presentava una lesione di aspetto polipoide localizzata nella parte finale dello stomaco, definita come un “tumore stromale (GIST) di piccole dimensioni. L’acronimo inglese sta per “GastroIntestinal Stromal Tumors” e classifica le neoplasie che nascono nel tratto gastrointestinale e nella maggior parte dei casi sono asintomatici. Quando raggiungono dimensioni significative possono causare sanguinamenti e, in rari casi, dare origine a metastasi epatiche. La tecnica endoscopica, che non è sostitutiva della chirurgia tradizionale, può essere utilizzata quando i GIST hanno dimensioni contenute (< 30 mm) e non hanno dato metastasi epatiche.
“In casi del genere – ha aggiunto Francesco Perr i– la chirurgia laparoscopica rappresenta l’intervento di elezione. Tuttavia, per le dimensioni contenute della lesione, dopo aver escluso la presenza di metastasi a distanza, si è ritenuto opportuno eseguire una Resezione Endoscopica a Tutto Spessore (in inglese EFTR, Endoscopic Full Thickness Resection), una tecnica endoscopica mini-invasiva altamente innovativa”.
“La EFTR – ha spiegato Marco Gentile, medico endoscopista che ha eseguito l’operazione, avvalendosi della collaborazione dei colleghi endoscopisti e dell’assistenza dell’anestesista Andrea Ciuffreda ‒ consente la rimozione a tutto spessore di una partedella parete gastrica che contiene la lesione. La perforazione dello stomaco viene evitata mediante apposizione di una clip, ovvero di una graffetta metallica che viene rilasciata simultaneamente alla procedura di resezione. La metodica messa in atto ci ha permesso di eseguire una normale esofagogastroduodenoscopia, con asportazione radicale della lesione, evitando complicanze importanti e riducendo in maniera significativa la degenza ospedaliera”.
——————————————————————————————————
Ecco nel dettaglio la rappresentazione schematica dell’intervento:
La lesione (rappresentata da un pallino rosa) viene afferrata, insieme a una minima
porzione di parete circostante, con una pinza endoscopica (A) e portata all’interno di
un cappuccio di plastica premontato sulla punta del gastroscopio (B). Quindi viene rilasciata la clip che, chiudendosi intorno alla base della lesione, previene la perforazione della parete gastrica. Infine viene eseguita la elettroresezione endoscopica – a tutto spessore – della parete utilizzando una sorta di cappio (ansa da polipectomia) che viene stretto al di sopra della clip e attraverso il quale viene fatta passare la corrente di taglio (C). La lesione – rimossa in un pezzo unico – viene recuperata ed inviata all’esame istologico.