A un mese da Barcellona, a tre giorni da Londra…

Io sono stanco.

Sono stanco di dare ancora retta a quelli che dicono che dobbiamo continuare a vivere; che dobbiamo fare in modo di non farci sopraffare da queste cose; che facendo così la daremo vinta a chi ci vuole divisi, in guerra, in un perenne stato di “loro contro noi”.

Sapete che c’è? Ora basta, non ce la faccio più!

Non ce la faccio più perché ho paura.

Ho paura ogni volta che, mentre guardo un film alla tv e senza alcun preavviso, parte la sigla dell’edizione speciale del telegiornale.

Ho paura ogni volta che stanno per annunciare il luogo dell’attentato perché spero non tocchi a casa mia stavolta.

Ho paura ogni volta che, aggiornando il valore del rapporto morti/feriti, il numeratore della frazione diventa sempre più grande a scapito del denominatore.

Ho paura ogni volta che inizia il conteggio degli italiani coinvolti, perché non vorrei piangere la morte di un mio conoscente, peggio ancora un amico o un parente.

Ho paura ogni volta che, non appena il mezzo busto ancora con le labbra sporche della maionese del panino che stava mangiando in mensa si precipita a dare la notizia dell’ennesimo attentato…

Oh no, l’ho detto. E l’ho anche pensato. Pensavo di non dove arrivare mai a questo punto.

Ennesimo.

Ho paura dell’abitudine.

L’abitudine alla violenza, alle facce piene di sangue, ai familiari in lacrime, alle veglie di preghiera, alle parole delle istituzioni di ogni nazione possibile, in ogni lingua possibile, ma così tremendamente uguali.

Da Manila a Parigi. Da Gaza a Barcellona. A Londra, solo tre giorni fa.

Sono stanco perché non so con chi prendermela.

Tanti accusano il proprio dio, chiedendosi dove sia andato a finire, come possa giustificare e premettere all’umanità, sua specie eletta, di autodistruggersi.

La domanda da porsi credo sia un’altra: dove sei andato a finire, uomo?

No, perché che colpe avrebbe dio se l’uomo è diventato così stronzo?

O forse lo è sempre stato, stronzo.

Forse chiedo alla mia specie di appartenenza cose che probabilmente non è mai stata in grado di fare. Vuoi per questioni di comodo. Vuoi per natura.

Non posso averlo fatto di nuovo! Passi la prima volta, ma sbagliare così clamorosamente in così poco tempo non è da me!

Ho paura delle generalizzazioni.

Uomini sono quelli che piazzano le bombe e quelli che soccorrono i bombardati; uomini sono quelli che viaggiano con i camion in mezzo alla folla e quelli che continuano a viaggiare e a considerare qualunque terra la propria terra; uomini sono quelli che si ammazzano e ammazzano in nome del proprio dio e quelli che si amano e amano in nome del proprio dio.

La paura mi ha solo offuscato la vista: credo che abbiano ottenuto ciò che volevano.

Io, però, sono stanco di avere paura.

Ehm, scusate, ma starei cercando il signor Uomo: qualcuno sa dove poterlo trovare?