Un giorno qualunque. Posso ancora ricordare il mio volto, icona di una irriducibile tensione. No, non dev’essere proprio un giorno come gli altri: sono all’esame di diritto penale. Tutto qui? Quasi…

«Ciao!». Ho difronte a me una ragazza stupenda, difficile resti inosservata.

«Ciao, ci conosciamo?», mi affretto a risponderle.

«Siamo dello stesso corso. Io, però, l’esame lo do ai prossimi appelli. Mi è sembrato utile venire per ascoltare le domande più frequenti. Tu, per esempio, mi sapresti spiegare il doppio binario nel codice penale italiano?».

…Ho conosciuto così Alice Rachele Arlanch, Miss Italia 2017.

Lo ricorderò quel giorno. In effetti, non proprio un giorno qualunque.

Buongiorno, Miss Italia 2017! Non posso negare la mia emozione: ti ho conosciuta in un qualunque appello di diritto penale a Trento e ora ti vedo, regale, indossare la corona della “più bella d’Italia”. Lo so che la domanda è scontata, ma non posso fare a meno di chiedertelo: come ci si sente?

Euforica, così mi sento. Ho cominciato questa esperienza davvero per caso e mai avrei pensato un giorno di diventare Miss Italia (anzi, le rare volte in cui lo dico mi sembra ancora strano). La verità è che io mi sento carica, piena di energia e di entusiasmo per tutto ciò che sta cambiando nella mia vita! Non sento nemmeno la stanchezza (sto dormendo poco in questi giorni) perché ho troppa voglia di fare nuove esperienze e di sapere cosa succederà domani: un po’ come una bambina il giorno di Natale.

Non poche volte, in questi giorni, hai rimarcato fieramente le tue origini. Vieni da un piccolo paese di 14 abitanti in Vallarsa: sei pronta, ora, a spiccare il volo?

Sono più che pronta! Sono fiera del luogo da cui vengo e della mia vita passata in Vallarsa, ma non vedo l’ora di girare l’Italia e il mondo. Da questo punto di vista io mi sento molto cosmopolita; non amo stare ferma in un posto, mi piace viaggiare, scoprire, imparare. Penso che questa esperienza mi darà molte occasioni di fare ciò che amo e che mi fa sentire viva, restando pur sempre con il cuore alle mie origini.

Alice, chi ha avuto modo di conoscerti o di scambiar anche solo due parole con te, è subito stato abbagliato da una bellezza che non è solo fisica: sarà dura far capire ai più scettici che “bella = oca” è solo un vecchio stereotipo?

Diciamo che io stessa avevo questo preconcetto prima di partecipare al concorso e non volevo prendervi parte proprio per paura che le persone si facessero questa idea di me. In realtà non ho dovuto arrivare a Jesolo per capire che mi sbagliavo, ma già dalle prime selezioni provinciali mi sono dovuta ricredere. È vero, è un concorso di bellezza; ma questa non è intesa solo dal punto di vista estetico, anzi. La bellezza che nel concorso di Miss Italia viene esaltata è quella a 360 gradi: la personalità e la testa sono importanti, più della fisicità.

Bella e brava! Alice, a più riprese hai sottolineato il tuo profondo senso della giustizia. Non a caso, noi, ci siamo conosciuti in una facoltà di giurisprudenza: credi sarà possibile, in futuro, riprendere gli studi?

Io non ho intenzione di lasciare gli studi, come ho più volte detto. Voglio laurearmi e in futuro trovare un impiego in linea con ciò per cui ho studiato (e faticato, ahah). So che non riuscirò più a frequentare le lezioni come prima, ma mi presenterò ogni volta ci sarà l’occasione e affronterò le sessioni d’esame assieme a tutti gli altri (tra gioie e dolori)!

Alice Rachele non è solo il tuo doppio nome, sono anche i nomi delle due Miss che ti hanno preceduta: cosa sceglieresti dell’una e dell’altra?

Di Rachele l’eleganza e la dolcezza (lei è una vera principessa, questa è la prima cosa che pensi quando la incontri; ho avuto modo di conoscere personalmente più Rachele che Alice). Di Alice la spontaneità e la tenacia.

Il Trentino è la tua casa e tu, Alice, gli hai riportato una corona che qui mancava da ben 11 anni. Senti di dover ringraziare qualcuno in particolare?

Devo correggerti, il Trentino-Alto Adige è la mia casa. Nel concorso ho rappresentato tutta la regione e tutta la regione mi ha sostenuta. Quindi devo un immenso ringraziamento al mio Trentino-Alto Adige in primis, ma anche a tutto il resto dell’Italia che ha creduto in me. Devo ringraziare la mia agente, Sonia Leonardi, senza la quale forse ora non sarei qui a fare questa intervista (ci ha messo mesi per convincermi a partecipare al concorso!), la mia famiglia, il mio ragazzo e i miei amici. Sì, tu mi hai chiesto “qualcuno in particolare”, ma in realtà io devo a tutti un riconoscimento e un ringraziamento, perché, se sono arrivata dove sono, è merito anche di ciascuno di loro.

Non poche volte Miss Italia ha trasformato belle ragazze in splendide attrici e conduttrici televisive: Cristina Chiabotto, Claudia Andreatti, Miriam Leone solo per fare alcuni nomi tra i più recenti. Ora come ora, ti vedresti più indossare le vesti del “grande schermo” o, magari, fare i tuoi primi passi in tv?

Diciamo che io sono da sempre più affascinata dal mondo della moda e delle sfilate, piuttosto che dal mondo dello spettacolo. Se mi capitasse l’occasione, però, mi metterei a studiare recitazione, ad esempio! Ti confesso che però mi piacerebbe molto condurre un programma (o una rubrica all’interno di un programma) dedicato allo sport (e con sport intendo calcio –  il mio ragazzo mi ha fatto una testa tale che sono arrivata perfino al punto di scegliere la formazione al fantacalcio, il sabato).

Cosa consiglieresti a tutte le ragazze che ora sono sui banchi di scuola e già sognano ti toglierti la corona di più bella d’Italia?

Calma, ragazze, che ora per un anno è mia la corona! Ahah! A parte gli scherzi, è un’esperienza di crescita e formazione personale. Non bisogna per forza partecipare al concorso con l’unico obiettivo di vincere, perché il percorso che intraprendi in un modo o nell’altro ti cambia, ti aiuta a crescere, a parlare davanti ad un pubblico, ad accettarsi per quello che si è, ad avere più sicurezza in se stessi (vedi me, io ho deciso di farlo per superare questi miei limiti caratteriali), ad essere fieri di se stessi. È un’esperienza che consiglio con tutto il cuore, soprattutto a chi pensa di non volerla fare perché non si sente forse all’altezza. Il giorno della mia prima sfilata ho postato su Instagram una foto che recita “life begins at the end of your comfort zone”: bisogna avere il coraggio di spingersi oltre i propri limiti e superarli, di provarci sempre, perché in ogni caso ti rimarrà qualcosa di positivo in tasca.

Alice, è arrivato il momento di salutarci. Ho avuto modo, e non smetterò mai di ringraziarti per questo, di conoscere non solo la donna più bella di Italia, ma una ragazza raffinata e semplice, che non ha dimenticato i valori trasmessi dalla sua famiglia: mamma e papà, tuo fratello e il tuo ragazzo. Te la senti di lasciar loro un pensiero speciale?

Io sono fortunata, molto fortunata. Ho una famiglia stupenda, accanto ho un ragazzo e delle persone meravigliose. Io voglio dir loro solo una cosa: vi renderò fieri di me giorno per giorno, come io sono fiera di ognuno di voi.

E a te: grazie, Davide, per questa intervista, per me è stato un onore poter parlare con te di questa parte della mia vita; mi ha stupito il tuo interesse, ma è stato uno stupore assolutamente positivo. In bocca al lupo per qualsiasi progetto tu abbia in mente, sono sicura che ti porterà solo successi. A presto (al prossimo esame, ahah)!