Cuba, Fidel Castro e gli occhiali di Lennon

Vi starete chiedendo che cosa c’entrino gli occhiali di John Lenno con Cuba e Fidel Castro. Per rispondervi, occorre riassumere una storia…

“Che razza di musica sarebbe questa? No, no, lasciamo stare e poi, per carità, un titolo più scabroso non avrebbero potuto sceglierlo…”. Il giradischi, nel novembre del 1964, allietava i pomeriggi de L’Avana con note rivoluzionarie, di quelle, per intenderci, che ti facevano sobbalzare dalla sedia, tirandoti letteralmente fuori dal torpore di una controproducente siesta.

Sbocconcellando un sapido sigaro, Fidel Castro ascoltò per la prima “She loves you” con il disgusto tipico dello scettico. La copertina, miniata da raffazzonate immagini in bianco e nero, raffigurava quattro scarmigliati ragazzi di Liverpool dall’aria saccente e sicura di sé. Inizialmente, i Beatles non furono granché apprezzati da quelle parti. Capite bene, il simbolo del capitalismo occidentale per eccellenza doveva, per forza di cose, cozzare con l’ideale comunista cubano. Gli strali accusatori del Líder Máximo, però, cessarono quando John Lennon si impose nel mondo come icona di pace e giusta. “Imagine” sbrecciò i cuori degli isolani ed il sempre più folto stuolo di fans costrinse Fidel a ritirare l’embargo, aprendo le frontiere alle soavi melodie dei Fab Four.

Per questo motivo, l’8 dicembre del 2000, in occasione del ventesimo anniversario dell’assassinio di John, Fidel Castro decise di commemorarlo dedicandogli un giardino, una sorta di addiaccio per appassionati, chiamato appunto John Lennon Park. Al centro di quella che possiamo definire “oasi del rock” sorge una statua dello stesso John Lennon seduto su di una panchina. Scolpita interamente in bronzo, la statua dev’essere continuamente accessoriata da occhialini tondi che John amava tanto indossare. Scopo dell’Amministrazione era favorire il turismo permettendo agli ospiti di farsi fotografare con il principale cimelio di uno dei più grandi e influenti uomini del secolo scorso.

Tuttavia, due anni fa, a seguito di una serie di furti, il Governo ha deciso di incaricare un uomo, tale Aleeda Rodriguez Pedrasa, di custodire il prezioso souvenir. Ma se vi sembra che fare la guardia ad un paio d’occhiali sia, come minimo, bizzarro, aspettate di conoscere i cavilli contrattuali dell’impiego lavorativo!

Lo stipendio mensile percepito da Pedrasa ammonta a 245 pesos cubani: circa 10€, ma non vi sembri poco, un salario statale nella Repubblica dei Caraibi non supera i 15€ al mese! Il reclutamento di Pedrasa, però, non è stato né casuale né conseguente a concorso statale. La ponderata scelta è partita dal meritocratico concetto secondo cui a ricoprire la “delicata” mansione doveva essere una delle vittime di questa singolare tipologia di furto.

Gli occhiali che hanno rubato un paio d’anni fa erano miei – ha dichiarato Pedrasa – Purtroppo in quel momento non stavo guardando la statua e quando mi sono girato erano spariti.

E, quando un curioso giapponese gli chiede, con maccheronico inglese, come occupi il tempo durante le lunghe giornate al Parco, Pedrasa risponde: “Ascolto un mp3 del mio gruppo preferito, i Rolling Stones!