
A Bernanke, Diamond e Dybvig
Insigniti del Premio Nobel 2022 per l’Economia, l’ex presidente della Fed, Ben Bernanke, il professore della University of Chicago, Douglas W. Diamond, e il professore della University of St. Louis, Philip H. Dybvig, hanno intrapreso, secondo l’Accademia reale di Stoccolma, “ricerche sulle banche e le crisi finanziarie, migliorando, in maniera rilevante, la nostra comprensione sul loro ruolo“.
Le parole di Diamond, in particolare, spiegano di più sull’argomento: “Oggi il settore bancario è certamente preparato meglio ad affrontare eventuali crisi di quanto lo fosse nel 2007-2009, tuttavia le crisi finanziarie diventano peggiori quando la gente inizia a perdere fiducia nella stabilità del sistema, questo è molto legato alla redditività banche ma anche a quando le cose avvengono in maniera inattesa, si possono innescare paure. Lo abbiamo un po’ visto di recente in Gran Bretagna. Il consiglio è prepararsi e assicurare che la tua parte del settore bancario sia in salute e ci resti, che sia in grado di rispondere in maniera trasparente ai cambiamenti della politica monetaria. Oggi il settore bancario è in buona salute. Il problema è che vulnerabilità e corse e riscattare fondi possono scattare ovunque nel settore finanziario, non solo nelle banche”.
A differenza degli altri premi, quello per l’economia non è stato istituito nel testamento di Alfred Nobel del 1895, ma dalla banca centrale svedese in sua memoria. Il primo vincitore è stato scelto nel 1969.