
I papà dell’apprendimento automatico
“Per scoperte e invenzioni fondamentali che consentono l’apprendimento automatico con reti neurali artificiali“. Questa la motivazione che ha spinto l’Accademia Reale Svedese delle Scienze ad assegnare il Nobel per la Fisica 2024 allo statunitense John J. Hopfield e al britannico Geoffrey E. Hinton, due scienziati che hanno portato avanti attività prodromiche all’intelligenza artificiale.
Secondo Ellen Moons, membro del comitato per il Nobel, “I due premi Nobel per la fisica di quest’anno hanno utilizzato gli strumenti della materia per sviluppare metodi che sono alla base del potente apprendimento automatico di oggi. Hanno utilizzato concetti fondamentali della fisica statistica per progettare reti neurali artificiali che funzionano come memorie associative e trovano modelli in grandi insiemi di dati. Tali reti sono state utilizzate per far progredire la ricerca in fisica e sono anche diventate parte della nostra vita quotidiana, ad esempio nel riconoscimento facciale e nella traduzione linguistica“.
Raggiunto telefonicamente dalla notizia, Hinton si è detto sorpreso ma, allo stesso tempo, preoccupato: “Sono sbalordito. Non avevo idea che sarebbe successo. Sono spaventato da una serie di possibili conseguenze negative del mio lavoro di apprendimento automatico, in particolare per la minaccia che queste cose vadano fuori controllo, certamente, però, rifarei tutto da capo”.
NOTE BIOGRAFICHE:
Hinton, nato nel 1947 a Londra, suo il merito di aver individuato un metodo in grado di trovare autonomamente proprietà nei dati e di eseguire compiti come l’identificazione di elementi specifici nelle immagini.
Hopfield, nato nel 1933 a Chicago, ha messo a punto una rete in grado di salvare e ricreare i modelli, nota come ‘rete di Hopfield’.