
Nascono i LAVORATORI RI(UNITI)
Chi siete?
Siamo un gruppo di lavoratori di Poste Italiane nato nel febbraio 2024 con l’intento di sensibilizzare colleghi, sindacati e cittadini contro la decisione del governo Meloni di ulteriore vendita ai privati delle azioni dell’azienda. Attualmente lo Stato ne detiene il 65% tramite il MEF (Ministero dell’Economia e delle Finanze) e Cassa Depositi e Prestiti.
Perché il governo vuole vendere le azioni di Poste Italiane?
Poste Italiane è una grande azienda in attivo, ogni anno produce molti utili che vengono ripartiti tra gli azionisti e, pertanto, parte degli utili ritorna alle casse dello Stato. Il governo vuole vendere le azioni semplicemente per fare cassa. Ma ciò rappresenterebbe di fatto l’ennesimo drenaggio di risorse economiche dal settore pubblico al capitale privato, dallo Stato a Fondi d’Investimento e Banche nazionali ed esteri. Con una perdita per i cittadini sul lungo periodo poiché, una volta vendute le azioni, lo Stato non incasserà più gli utili futuri.
Quali sono i vostri timori come lavoratori?
Abbiamo assistito negli ultimi anni ad un progressivo peggioramento delle condizioni di lavoro, dei contratti ed un sempre maggiore utilizzo di lavoratori precari (Ctd – Contratto a Tempo Determinato), della cui condizione ha recentemente parlato la trasmissione Report su Rai Tre (Il Postino). Temiamo che un’ulteriore privatizzazione possa peggiorare ulteriormente le cose, in nome della rincorsa alla massimizzazione dei profitti.
Dove è possibile seguirvi?
Abbiamo deciso di dar vita ad una serie di video interviste a colleghi ed esperti, inserendo nel dibattito anche altri temi caldi, come ad esempio i salari che non crescono a fronte di un’inflazione galoppante. Problemi che riguardano tutto il mondo del lavoro, anche in altre aziende e settori.
Ecco qui il primo video di Lavoratori Ri(Uniti): https://www.youtube.com/watch?v=YpEJwRBtt9A
FACEBOOK: https://www.facebook.com/share/18XsdSWCGk/
INSTAGRAM: https://www.instagram.com/lavoratori_ri_uniti/
Infine, quali sono le domande che vi ponete per arricchire il dibattito?
Cosa possiamo fare come lavoratori e come cittadini? Cosa possono fare sindacati, aziende e politica? Domande che ci spingono a ricercare un qualcosa da chiarire. Che sentiamo essere urgenti come problematiche sia pratiche ma anche aventi caratteri diversi, più intimi. Che arrivano al nostro modo di percepire il mondo lavorativo, che parrebbe aver perso molto negli ultimi anni.