Il grande pensatore della cultura occidentale, la sua passione per la musica e l’amicizia con Ralph Waldo Emerson e Johann Wolfgang von Goethe

Il filosofo che ha esercitato un’enorme influenza sulla cultura occidentale, ha avuto una vita caratterizzata sin da giovanissimo dalla musica ma ad accompagnarlo è stata sempre una salute cagionevole

La filosofia di uno dei maggiori pensatori tedeschi può considerarsi costituita da quattro fasi: la caratterizzazione è l’interesse nei confronti di Schopenhauer e Wagner; l’affermarsi della sfumatura scientifica, con la quale il filosofo ambisce a rendere libera la mente dagli “errori”; la prevalenza dell’importanza del profeta Zarathustra e l’ultima fase nella quale il poeta si focalizza sulla morale.

Per Nietzsche il superuomo è il fulcro del proprio pensiero. Si tratta di un uomo differente da tutti gli altri. La ‘’morte di Dio’’ ne anticipa il suo arrivo, comunicato dal suo profeta Zarathustra. Difatti il superuomo si interfaccia con la perdita di tutto ciò che era considerato assoluto dall’uomo, nel dare una risposta a ciò che accade nel mondo, ricercando nuove spiegazioni. Al superuomo è connessa la ‘’volontà di potenza’’, che consiste nel superamento, da parte del superuomo, delle varie convenzioni alle quali è sottoposto.

Friedrich Wilhelm Nietzsche nacque a Röcken, nei pressi di Lipsia, in Germania, nel 1844. Figlio di Karl Ludwig, pastore protestante, e di Franziska Oehler, all’età di 5 anni perse il padre e venne così a crearsi un rapporto difficile con la madre e la sorella. La famiglia si spostò a Naumburg, dove c’erano molti parenti che potevano darle sostegno. Dopo qualche anno, nella scuola privata a Pforta, Nietzsche iniziò a studiare le lingue classiche, religione e musica. Sin da subito dimostrò di possedere importanti doti dell’intelletto.

Ma la musica fu l’altra sua grande passione: infatti, per un determinato periodo di tempo, ci fu in lui l’indecisione sul dedicarsi alle materie di tipo umanistico, come la filosofia, o alla musica. Iniziò così a realizzare componimenti poetici e musicali. In età giovanile legge molti autori, tra i quali, ad esempio, Ralph Waldo Emerson e Johann Wolfgang von Goethe. Assieme ad alcuni amici, tra cui Wilhelm Pinder e Gustav Krug, diede vita, nel 1860, all’associazione culturale ‘’Germania’’; il filosofo compone per questo sodalizio degli scritti, come ‘’Libertà e volontà del fato’’; in essi si evince l’orientamento antimetafisico del suo futuro pensiero. Scontentando la madre, decise di abbandonare la scuola di Pforta.

Alle università di Bonn e Lipsia intraprese gli studi di filologia classica e, all’età di 24 anni, divenne professore di quella materia all’università di Basilea.  In questo periodo era sempre più evidente la sua attitudine per il mondo della filosofia. Con “La nascita della tragedia dallo spirito della musica”, pubblicata nel 1872, la fama del filosofo iniziò ad accrescere. In tale opera si possono notare le influenze di Arthur Schopenhauer e di Richard Wagner, con il quale fu inizialmente amico, ma successivamente il rapportò deteriorò, fino ad arrivare alla definitiva rottura del 1878. Nietzsche non ha mai goduto di una forte salute, soffriva sin da giovanissimo di emicranie, perciò, nel 1876, dovette abbandonare l’incarico universitario.

Viaggiò poi in Francia, Svizzera e nel Belpaese. Compose opere di carattere teorico, come “Umano troppo umano”, pubblicata nel 1878. Anche con la famiglia il rapporto si deteriorò e, nel contempo, peggiorava progressivamente la sua salute. Nel 1882 pubblicò l’opera “La gaia scienza”, nella quale si può evincere il suo pensiero maturo. All’età di circa quarant’anni si innamorò di una ventunenne russa, chiamata Lou Salomè; per il filosofo sarebbe dovuta essere la compagna della sua vita, ma lei non volle sposarlo. Ed i problemi mentali si acuirono maggiormente. Gli ultimi lavori furono pubblicati da Nietzsche a proprie spese. Si spostò per circa un anno a Torino, città che lo estasiò. Qui, nel 1889, ebbe una crisi di follia, che lo accompagnò fino alla morte. Morì a Weimar nel 1900 e fu seppellito nel cimitero di Röcken, vicino Lützen, in Sassonia.


Fontehttps://flic.kr/p/rYvXvH
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Nato a Bari nel 2003, vive e frequenta il Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci” a Bisceglie. Si definisce un amante delle materie scientifiche, pratica il calcio amatoriale e l’attività fisica e tifa per il Milan, per il quale nutre una autentica venerazione. Ama il mare e la campagna, il buon cibo e la vita all’aria aperta. Musicalmente preferisce ascoltare brani italiani, in special modo quelli di Ultimo e Tommaso Paradiso, ma ascolta anche brani stranieri, come quelli di Shawn Mendes e Bruno Mars. Non rinuncia mai ad una serata in compagnia di amici, specie se sono quelli con i quali è facile parlare di sport ma anche di altri piaceri come quelli de la bonne vie. Desidera viaggiare e visitare in particolare le città d’arte. Scrive per esternare le sue passioni.