Lunedì 12 Marzo 2018 Segan di anni 22 di origine Etiope imprigionato in Libia per 19 mesi è morto appena sbarcato nel porto di Pozzallo perché fortemente malnutrito e con problemi respiratori.

«Quelle persone erano pelle e ossa, mi sono tornate in mente le immagini dei campi di concentramento», è quanto ha dichiarato il sindaco di Pozzallo Roberto Ammatuna.

Caro Segan,

scusa se ti disturbiamo dal tuo sonno Eterno.

Quando i tuoi muscoli si sono contratti e ti sei piegato su te stesso cercando un aspetto embrionale, e gli organi del tuo corpo all’interno si sfilacciavano per la mancanza di cibo, noi abbiamo lasciato morire una parte della nostra umanità.

Della tua tragica morte siamo tutti responsabili, della tua funesta morte siamo tutti imputati, della tua violenta morte siamo tutti colpevoli, della tua crudele morte siamo tutti mandanti, nessuno escluso.

Dinnanzi a te avevi prospettive di vita, progetti per il futuro, possibilità di vita dignitosa ma muori di fame nell’era dell’opulenza.

Questo è uno scandalo di cui la nostra civiltà dalle radici cristiane deve vergognarsi, ma anche temere.

Perché temere è “pietra di inciampo”, che ci provoca cadute rovinose. Sì, perché davanti a te Segan inciampa e cade ogni sistema politico; inciampa e cade ogni pensiero e cultura discriminante; inciampa e cade ogni volontà di fare dell’immigrazione pretesto per tavole rotonde, convegni e seminari di studio; inciampa e cade una Chiesa che predica accoglienza e agisce per diffidenza; inciampa e cade l’umanità stessa.

Varcata questa soglia per l’umanità c’è poco da fare. Stiamo scegliendo di stare dalla parte del male e ci stiamo facendo del male. Non sappiamo quando tutto questo è iniziato forse è difficile chiederselo ma di sicuro siamo in un vortice, che ci sta strizzando vivi.

Viene da chiedersi: perché?

E la risposta è che nel XX secolo siamo stati resi orfani non solo di Dio ma anche del profondo significato della Vita. Questa dissociazione dalle Verità ha intorpidito le nostre coscienze e accecato le nostre pupille di fronte alla parte di responsabilità che abbiamo, in un mondo dove la povertà, la fame e la morte è la merce che importiamo maggiormente.

Si spera, che le tenebre che hanno avvolto il tuo corpo sfinito, caro Segan siano squarciate dalla luce che annuncia l’alba di un nuovo giorno, per la stagione della Verità e della Giustizia affinché possa finire l’era dell’ipocrisia e della morte.


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So che tutto ha un senso. Nulla succede per caso. Tutto è dono. L'umanità è meravigliosa ne sono profondamente innamorato. Ciò che mi spaventa e mi scandalizza, non è la debolezza umana, i suoi limiti o i suoi peccati, ma la disumanità. Quando l'essere umano diventa disumano non è capace di provare pietà, compassione, condivisione, solidarietà.... diventa indifferente e l'indifferenza è un mostro che annienta tutto e tutti. Sono solo un uomo preso tra gli uomini, un sacerdote. Cerco di vivere per ridare dignità e giustizia a me stesso e ai miei fratelli, non importa quale sia il colore della loro pelle, la loro fede, la loro cultura. Credo fortemente che non si dia pace senza giustizia, ma anche che non c'è verità se non nell'amore: ed è questa la mia speranza.