L’appuntamento è per domenica 6 ottobre, in Corso Italia, 7. Il C.D. “A. Rosmini” vi aspetta nel plesso “Paolo Borsellino”, dalle ore 9.30, per festeggiare insieme ai bambini e ai loro genitori, il recupero di un giardino bonificato grazie all’impegno e alla dedizione delle insegnanti, degli alunni e dei genitori, impegnati ad arare e coltivare la terra, gesto della tradizione popolare andriese e metafora di sacrificio e cura per l’ambiente, tema caldo per tutti gli Istituti Scolastici locali e non.

Già premiato a livello cittadino e arrivato fra i primi otto al medesimo concorso nazionale tenutosi a Roma presso il Ministero della Pubblica Istruzione, il progetto ”Urban Nature” affonda, è il caso di dire, le radici nella biodiversità intesa come attenzione all’ecosistema, ma anche all’integrazione fra gli stessi studenti, quelli che vedono in Greta Thunberg un modello da seguire, ma anche quelli che ascoltano i preziosi consigli delle maestre e che sono sempre pronti a darsi una mano vicendevolmente.

“Urban Nature” punta alla salvaguardia del benessere naturale, aria pulita e cibo sano si intersecano fino a diventare ingredienti essenziali ad una vita più green, nel rispetto del nostro Pianeta, casa da rimodernare con antichi valori, cominciando dal primo mattoncino o, se volete, da un fiore da piantare, come semi che germogliano di speranza, divertimento pedagogico che si muove al ritmo di musicisti “in erba”, attività di gruppo che ci faranno comprendere l’assunto che dovrebbe illuminare grandi e piccini, la legge scientifica e divina secondo cui chi semina amore raccoglie felicità!


Articolo precedenteIl volo di Primipassi: è qui la festa!
Articolo successivoLa donna dei desideri
Iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Puglia, ho iniziato a raccontare avventure che abbattono le barriere della disabilità, muri che ci allontanano gli uni dagli altri, impedendoci di migrare verso un sogno profumato di accoglienza e umanità. Da Occidente ad Oriente, da Orban a Trump, prosa e poesia si uniscono in un messaggio di pace e, soprattutto, d'amore, quello che mi lega ai miei "25 lettori", alla mia famiglia, alla voglia di sentirmi libero pensatore in un mondo che non abbiamo scelto ma che tutti abbiamo il dovere di migliorare.