Un invito al presidente vicario della Corte costituzionale presso la Ciampi Academy a parlare di lavoro e IA

In questo tempo d’implementazione industriale delle intelligenze artificiali generative, in questo tempo di proficue elaborazioni tecnologiche automatizzate, a fronte delle quali dobbiamo tutelare con la dovuta trasparenza algoritmica consumatori, professionisti, lavoratori tutti, minori e anziani, spettatori, utenti, produttori e, più in generale, gli esseri umani, meditare è importante. Meditare insieme, e insieme ai più autorevoli attori del mondo costituzionale, a mio avviso è indispensabile.

Ho voluto quindi proporre al giuslavorista Giulio Prosperetti – vicepresidente in carica della Corte costituzionale, già professore emerito di diritto del lavoro e già collega avvocato – di tenere una lectio magistralis a Roma presso la “Carlo Azeglio Ciampi” Academy, assegnandogli una tematica che potesse stimolare il dibattito socioculturale, giuridico e politologico in continuità con le esortazioni di Papa Francesco al G7 2024 di Borgo Egnazia, autorevolmente presieduto dalla nostra Repubblica italiana rappresentata da Giorgia Meloni in qualità di presidente del Consiglio dei ministri.

La location presso cui abbiamo tenuto l’evento, in data 19 settembre, è il palazzo della Rappresentanza in Italia del Parlamento europeo e della Commissione europea, nel cuore di Roma, di lato all’Altare della Patria; una locationsicuramente di buon auspicio per l’aspirazione di centralità italiana in Europa sui temi dell’intelligenza artificiale e della dignità dei lavoratori. Sono personalmente contento e soddisfatto per aver fatto da promotore e da padrino di questa magistrale conferenza del presidente vicario della Corte costituzionale Prosperetti, affidando alla sua sensibilità sui diritti il delicato tema del rapporto tra lavoro e intelligenza artificiale generativa, in un contesto autorevolmente curato dalla direzione della Carlo Azeglio Ciampi Academy e dalla Fondazione Aises con il patrocinio di Spazio Europa, Parlamento europeo, Commissione europea, e con i preziosi interventi del capo di gabinetto del Ministro dell’università e della ricerca Marcella Panucci, del presidente dell’Istituto per la competitività Stefano da Empoli, del responsabile dei rapporti istituzionali del Parlamento europeo in Italia Fabrizio Spada, del direttore della Academy ciampiana Valerio De Luca, dell’assessore per la scuola, formazione e lavoro di Roma Capitale Claudia Petrelli, che ci ha portato i saluti del sindaco di Roma Roberto Gualtieri.

Senza alcun dubbio ho voluto che a parlare del rapporto tra il complesso mondo del lavoro odierno e l’intelligenza artificiale fosse un esponente di spicco del pensiero giuslavorista con la sua sensibilità cristiana sui diritti di tutti, senza pregiudizi tra lavori autonomi o dipendenti, privati o pubblici. Il presidente vicario della Corte costituzionale ci è riuscito benissimo, e non avevo alcun dubbio, richiamando anche gli spunti che Papa Francesco ha lanciato al mondo intero durante il G7 in Puglia a giugno 2024. Non a caso ho voluto invitare a parlare di questi temi il vicepresidente Prosperetti, dal quale mi aspettavo il riferimento culturale al Santo Padre.

Continuerò ad operare per lanciare l’idea che occorre cooperare per una IA sempre antropocentrica nonché al servizio dello sviluppo degli esseri umani, delle loro vite e delle loro imprese e professionalità. Personalmente ritengo che dobbiamo investire in partnership pubblico-private per affrontare uniti le sfide di transizione del nostro tempo, consapevoli che la tecnologia è e resta un importantissimo mezzo, mentre il benessere delle persone nonché gli esseri umani in quanto tali sono e devono rimanere sempre il nobile fine, in ogni istante del nostro agire istituzionale e sociale.

Uniti, senza anacronistiche barriere, possiamo promuovere quella che mi piace chiamare l’IA umanista.


LASCIA UNA RISPOSTA

Please enter your comment!
Please enter your name here