Il primo studio condotto dall’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza ha permesso di venire a conoscenza di questo esame che si dimostra migliore rispetto a quella della sierologia, utilizzata come gold standard.

Attualmente il tampone naso-faringeo molecolare (PCR) è il principale strumento per la diagnosi della malattia da Covid-19. C’è, però, una rilevante percentuale di tamponi che può riportare risultati falsamente negativi.

I coordinatori dello studio Antonio Mirijello, medico internista, e Michele Zarrelli, neurologo, dell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza, sulla questione tengono a sottolineare: “Esistono pochi dati riguardanti la diagnosi di Covid-19 in pazienti con tampone negativo e questo è il primo studio a valutare, in un contesto di pratica clinica quotidiana, l’affidabilità e l’accuratezza della valutazione radiologica e clinica in questo particolare sottogruppo di pazienti. Grazie ai dati dei pazienti con molteplici tamponi naso-faringei negativi inclusi nella valutazione, siamo stati in grado di verificare l’affidabilità della diagnosi radiologica e clinica di Covid-19, utilizzando la valutazione sierologica come termine di paragone. L’accuratezza della valutazione radiologica e clinica rispetto alla sierologia è risultata molto buona, con una sensibilità dell’85% per i radiologi, e del 92% per i clinici.”

Condotto dalle Unità Operative di Medicina Interna e Neurologia dell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza e pubblicato sulla rivista “Diagnostics”, tale studio ha rilevato l’affidabilità della diagnosi radiologica e clinicagrazie all’esaminazione dell’accuratezza in merito ad un successivo esame sierologico, prendendo in considerazione un campione di pazienti ricoverati in ospedale per sospetta infezione da Covid-19, ma con tamponi nasofaringei molecolari negativi. Questo lavoro di ricerca rientra nello studio osservazionale COVID-19-SGR; grazie a tale studio è stato creato un database avente dati clinici e campioni biologici dei pazienti affetti da Covid-19 ricoverati nell’Ospedale di San Giovanni Rotondo durante la prima ondata della pandemia. In seguito alla raccolta di un campione di siero dopo almeno 15 giorni dal ricovero o durante follow-up dei pazienti è avvenuta l’analisi dei dati per poter definire la sierologia anti-Sars-Cov-2. I radiologi hanno rianalizzato la Tac del torace non considerando le cartelle cliniche dei pazienti; ugualmente, i clinici hanno analizzato le cartelle cliniche e stabilito la probabilità che si trattasse di infezione da  Sars-Cov-2 non considerando l’operato dei radiologi. Nel database erano presenti i dati di 254 pazienti, dai quali sono stati esclusi quelli dei pazienti con tampone positivo e quelli deceduti durante il ricovero; dunque, 63 pazienti sono stati sottoposti a sierologia e inclusi nella valutazione dell’accuratezza diagnostica.

Queste le parole di Salvatore De Cosmo, direttore dell’Unità di Medicina Interna dell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza: ‘’Al giorno d’oggi, la necessità di isolare e trattare rapidamente un numero elevato di pazienti affetti da insufficienza respiratoria da Covid-19 richiede una modulazione delle attività ospedaliere al fine di garantire la limitazione del rischio di trasmissione virale ad altri pazienti e al personale sanitario.’’

Continua Maurizio Leone, direttore dell’Unità di Neurologia dell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza, che termina il discorso: ’’Tuttavia, confermare o escludere con certezza una diagnosi di Covid-19 è di fondamentale importanza per una corretta allocazione e per prevenire la diffusione virale intraospedaliera. I nostri dati confermano che le valutazioni radiologiche e cliniche identificano correttamente la maggior parte dei pazienti Covid-19 ed escludono la maggior parte dei pazienti non affetti, essendo sufficientemente accurate e affidabili per consentire una diagnosi di Covid-19 in pazienti con ripetuti tamponi negativi”.


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Nato a Bari nel 2003, vive e frequenta il Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci” a Bisceglie. Si definisce un amante delle materie scientifiche, pratica il calcio amatoriale e l’attività fisica e tifa per il Milan, per il quale nutre una autentica venerazione. Ama il mare e la campagna, il buon cibo e la vita all’aria aperta. Musicalmente preferisce ascoltare brani italiani, in special modo quelli di Ultimo e Tommaso Paradiso, ma ascolta anche brani stranieri, come quelli di Shawn Mendes e Bruno Mars. Non rinuncia mai ad una serata in compagnia di amici, specie se sono quelli con i quali è facile parlare di sport ma anche di altri piaceri come quelli de la bonne vie. Desidera viaggiare e visitare in particolare le città d’arte. Scrive per esternare le sue passioni.