Una vita in vacanza è possibile: basta fare i rifugiati.

Si raccomandano: miseria, anni di guerra a casa tua, persecuzioni razziali, sfruttamenti e maltrattamenti vari…

– pallino –

Leggi le altre smorfie

 


Articolo precedenteDi Maio e il congiuntivo…
Articolo successivoI fichi d’India: dalla coltura alla cultura gastronomica (parte I)
Come quella del grande e indimenticato Massimo Troisi... O, se volete, come quella di un bambino che non vuol mangiare la verdura. Oppure come quella del babbo che vuol far divertire i figlioletti. Magari come quella del paziente dal dentista... Prendete tutte queste situazioni, aggiungetene molte altre, diciamo tante quante l'attualità sa offrirne, assoldate una brigata di abili e cinici osservatori, mescolate ben bene gli ingredienti, concentrate il tutto in una sola battuta e guarnite con abbondante ironia: ecco pronta "La smorfia", da servire ogni giorno sulle pagine di "Odysseo". Da assaporare subito, appena sfornata.