È nel buio più profondo della notte che si possono contemplare le stelle più belle
Quando si incontra il dolore innocente è NOTTE.
L’uomo non vuol uscire dalle sue notti, resta chiuso in sé. Se la “Luce del mondo” non entrasse nella notte, l’umanità resterebbe nelle tenebre. Dove abita il male ed il dolore è notte.
La liturgia cristiana, attingendo dal Cristo che prega di notte, impara a vegliare. La profondità liturgica dei grandi eventi è data dalla notte.
La notte serve per ascoltare. Sa ascoltare chi gusta la bellezza, attende e si decentra da sé. Chi ascolta sa accogliere l’altro, conoscere meglio sé stesso e lasciare spazio a Dio. La Parola creatrice si fa carne, comunicandosi nel silenzio, ed avvolgendo la terra si lascia incontrare da chi sa entrare nel grande silenzio. Senza silenzio il mistero resta lontano.
La NOTTE di Natale è dono di misericordia totale, gratuita ed incondizionata. Non c’è dono dove si insidia il tornaconto. Il dono e l’accoglienza, facce della misericordia, sono l’espressione di un Dio che accoglie l’umanità e dona la vita divina. Tale amore, come fuoco, purifica i pensieri, le azioni ed i cuori generando la pace.
Il Natale è soprattutto NOTTE di ENTUSIASMO.
Entusiasmo etimologicamente significa avere dio dentro (en-thèos). Dio è slancio, passione, attrazione verso l’uomo che, in Gesù, diviene il nostro autentico entusiasmo. Come Maria ha Dio, entusiasta di Lui, così a Betlemme, il mondo diviene entusiasta del bambino Gesù.
Guai allora a spegnere l’entusiasmo acceso a Betlemme. La gioia donata a Betlemme deve essere custodita dal demone della tristezza, radice di tutti i peccati.
Si ascolti nel silenzio della NOTTE e si contempli la Parola fattasi carne, nella fragilità di un bambino, a Betlemme, casa del pane. Quella carne, nata nella “casa del pane” (significato etimologico di Betlemme), si fa anche a Natale pane di vita per continuare a donarsi nel suo corpo.
Entriamo nella NOTTE! È nel buio più profondo della notte che si possono contemplare le stelle più belle, notandole così vicine alla terra. È nella NOTTE del Natale che il cielo prende casa sulla terra. Ogni uomo si lasci incontrare nella stanza interiore del proprio cuore, grotta dove nasce Dio e sepolcro dove vi muore per donare la luce del Risorto.