Il 13 dicembre a Bari

Lungo un itinerario storico che dalla Slovenia mitteleuropea del primo dopoguerra mondiale conduce alla mediterraneità della Puglia, nella Bari del fascismo e poi della democrazia repubblicana postbellica, si svolge la saga della famiglia paterna di Zora del Buono, autrice del romanzo pubblicato dall’editore Keller dal titolo “La Marescialla”.

Il volume sarà presentato, alla presenza dell’autrice, martedì 13 dicembre negli spazi della Libreria Laterza (ore 18, Via Dante 49 a Bari, ingresso gratuito), e ripercorre in forma di romanzo la “vita d’eccezione” della nonna Zora, “la marescialla”, interprete fino alla fine dei suoi anni di un fiero e irriducibile impegno di militante antifascista nel partigianato e nella politica.

“La Marescialla” sarà presentato da Andrea Bruno e Domenico Mugnolo, già docenti rispettivamente di Storia contemporanea e Letteratura tedesca nell’Ateneo di Bari, con introduzione di Alice Scolamacchia. Il destino familiare porta la protagonista del libro a incrociare personaggi come Gramsci o il maresciallo Tito, culminando nella costruzione e nel “governo” di una splendida casa. Ma in un tempo troppo breve per non essere impietoso, questo pianificato simbolo di una razionale, inarrestabile volontà realizzatrice diventa il palcoscenico di dolorosissime prove personali e di disillusioni ideali.

In un montaggio quasi cinematografico di molteplici set – tra cui Bari è quello più ampio e “decisivo” – ricco di drammatici passaggi storici e di eventi personali acutamente dolorosi, la scrittrice riesce a raccontare con lucidità questa fascinosa figura femminile assolutamente “fuori dell’ordinario”.


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Iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Puglia, ho iniziato a raccontare avventure che abbattono le barriere della disabilità, muri che ci allontanano gli uni dagli altri, impedendoci di migrare verso un sogno profumato di accoglienza e umanità. Da Occidente ad Oriente, da Orban a Trump, prosa e poesia si uniscono in un messaggio di pace e, soprattutto, d'amore, quello che mi lega ai miei "25 lettori", alla mia famiglia, alla voglia di sentirmi libero pensatore in un mondo che non abbiamo scelto ma che tutti abbiamo il dovere di migliorare.