Il difficile mestiere di inviato ti porta spesso nei luoghi più insoliti. Stavolta, però, il mio Direttore ha esagerato: Korvatunturi, la città di Babbo Natale
D’accordo, Odysseo ama navigare per mari inesplorati, ma spedirmi, addirittura, a Korvatunturi, a nord di Rovaniemi, città di Babbo Natale, mi sembra davvero troppo. Ma glielo dovevo, ad entrambi, al mio Direttore per avermi pagato la trasferta, e a Babbo Natale per avermi insegnato a sognare.
Ciao Babbo, secondo molti adulti tu non esisti.
Lo so, e mi dispiace tanto. Crescendo viene meno tutta l’innocenza del nostro sentire. Da bambini siamo portati a credere a qualsiasi cosa, minimizziamo i rischi delle nostre azioni, ci concentriamo solo sulle buone intenzioni. Ecco, io vedo solo quelle, le anime dei più piccoli che diventano giganti d’amore, un amore smisurato, un dare senza pretese, questa è la loro e la mia missione, regalare felicità al prossimo.
Come fai a raggiungere, in una sola notte, le case di tutti i bambini del Mondo?
Imposto, sul mio tomtom, le varie mappe delle città con i relativi indirizzi.
Capita mai che il navigatore ti si scarichi?
Difficile, metto a caricarlo la sera prima e sulla renna ho il computer di bordo. Ti racconto un aneddoto. Mentre cercavo di parcheggiarmi sul tetto della casa di Matteo Renzi, mi son reso conto di aver sbagliato giro. Avrei dovuto fare un’altra strada. In quel modo, invece, avevo allungato, e di parecchio. Così, sapete cosa ho fatto? Gli ho lasciato anche i regali per Gentiloni e Berlusconi, mentre per lui avevo preparato una scarpa, solo la destra, dove infilarci entrambi i piedi.
Mi sembra di aver capito, quindi, che sulla tua lista non ci sono solo i piccini ma anche i loro genitori.
Ovvio! Me ne frego se loro non credono in me, io svolgo comunque il mio lavoro e, a fine mese, trovo soddisfazione nello stipendio che mi accreditano sul conto. In linea di massima, mi regolo in base ai gusti dei figli per studiare un regalo ai loro genitori. La difficoltà più grande, però, è quando devi accontentare genitori dello stesso sesso, per carità, amorevoli tra loro, ma di non semplice interpretazione nei legami sociali con un bambino che sa di essere adottato e a cui manca la figura materna.
Come fai quando devi atterrare su un grattacielo?
Metto la prima, evito qualche antenna della luce, fisso un picchetto e tiro il freno a mano. Proprio ieri, infatti, dovevo consegnare su una certa Trump Tower. Dalla posta centrale mi avevano detto che si trattasse di uno importante, era la prima volta che ci andavo. Ma rimasi sorpreso nel vedere il fiocchetto rosso adornare un martello, sai di quelli che si usano per buttare giù un muro. Evidentemente, da costruttore qual era, stava per ristrutturare qualche stanza del suo mega appartamento.
Al di là del percorso tracciato prima di partire, suddividi i destinatari in base, per esempio, alla loro professione o titolo di studio?
Quasi sempre. Anche se, ultimamente, mi son ritrovato di fronte ad un caso molto singolare. La mia segretaria (quella vecchia Befana!) mi aveva consigliato di regalare una tintura per capelli ad una nuova Ministra italiana ma, sul foglio excel, non era presente sotto la voce “Laureati”. Dannata di una scopa! Anni e anni di conoscenza e poi non esita a fuorviarmi. Oh, è proprio vero, amici sempre, Fedeli mai!
E lei, invece, caro Babbo Natale cosa ha trovato sotto l’albero?
Un set di dopobarba Proraso. Ma dico io, secondo lei, potrei mai tagliarmi la barba a quest’età? Non solo, mi hanno anche iscritto in palestra, come se io fossi davvero disposto a rinunciare a tutti quei panettoni…
Alla fine, quindi, cosa ha ricevuto?
Un’Ape.
Il Fondo Pensionistico Anticipato?
Macchè, il motorino per andare d’estate al mare.