…visti da Pechino

Spesso si parla degli aspetti negativi dei social come Facebook o delle app di messaggistica come Whatsapp.

Si fa riferimento soprattutto ai numerosi post il cui unico obiettivo è mostrarsi, spesso ricorrendo a filtri per togliere le rughe, abbellire o evidenziare muscoli che non ci sono, o esibire cene luculliane, abiti e macchine sgargianti, roba di lusso spesso comprata “facendo i buffi”, come ha affermato recentemente Christian De Sica.

Per non parlare dei giovani che sui social ci passano le ore, togliendo tempo allo studio e all’attività fisica, e che ormai preferiscono socializzare su Whatsapp o su altri programmi di messaggistica invece che dal vivo.

Tutto questo è sicuramente vero, ma proviamo un po’ a vederne anche i lati positivi, e lo faccio nelle vesti di uno dei tanti italiani che vivono all’estero.

Grazie ai social network come Facebook, di cui riconosco tutti i pericoli e le influenze negative, posso rimanere in contatto con i miei amici in Italia (e non solo) e vedere cosa fanno.

La critica che viene giustamente mossa ai giovani che ne abusano, è che preferiscono incontrare gli amici in rete piuttosto che dal vivo, ma in alcuni casi questo è l’unico modo, e se non ci fosse sarebbe difficile se non impossibile restare in contatto e ci si perderebbe.

Su Wechat, l’app. di messaggistica più in voga in Cina, io e i miei amici sparsi tra Cina e Italia abbiamo creato gruppi che ci permettono di essere sempre in contatto, condividendo informazioni, esperienze personali e tante cose divertenti che ci permettono di mantenere intatta (o perlomeno provare a farlo) la nostra amicizia.

A volte parliamo e scherziamo in maniera piacevole (altre litighiamo pure), e spesso penso a come non potremmo mai farlo dal vivo, non trovandoci nello stesso posto.

Lo stesso ovviamente vale per la famiglia; a causa del Covid non torno in Italia da tre anni e mezzo, e nel frattempo io e mia moglie abbiamo avuto una bambina, ed è grazie ai social se i miei genitori e i miei parenti in Italia possono vederla grazie a videochiamate totalmente gratuite quando, fino a non molti anni fa, chi viveva all’estero doveva affidarsi solo a costosissime telefonate, accontentandosi della voce dell’interlocutore, e posso anche mandar loro foto e video, senza spendere nulla, se non un abbonamento a internet dai prezzi decisamente accessibili.

Un altro aspetto importante riguarda l’informazione; grazie alla rete, posso rimanere informato su ciò che accade nel mio Paese e nel mondo. Tra meno di un mese si vota, e grazie alla rete posso tenermi informato sulla campagna elettorale e votare consapevolemente, visto che anche vivendo all’estero ho la possibilità di farlo, e posso anche conoscere, attraverso i commenti ai post, gli umori della gente e avere un’idea su come la pensano gli italiani e quale sarà l’esito delle elezioni.

Certo è che da elettore di sinistra, nel vedere un centro-sinistra (sempre più centro e meno sinistra) che sembra avere come unico programma lo slogan “Se non votate noi, vince la destra”, con alleanze allargate e contradittorie in una coalizione guidata da un partito, il PD, appiattito in modo acritico sulle posizioni della UE e della NATO, quasi preferirei non leggere le notizie, che se penso che la destra di Meloni, Salvini e Berlusconi ha la vittoria in mano, rido per non piangere.

Va be’, sto divagando, quindi vorrei concludere dicendo semplicemente che prima di emettere giudizi tanto netti quanto frettolosi su qualunque argomento, in questo caso sui social, bisogna ragionare a 360°, analizzare i pro e i contro di ogni cosa per te e per gli altri, perché quello che per te è inutile o dannoso, per altri può essere molto importante.

Che poi, se andiamo a vedere, spesso le critiche all’uso dei social e del cellulare spesso partono da chi in realtà è il primo a farne uso, e anche abuso.

È l’uso che se ne fa, non l’oggetto o la tecnologia in sé, a essere positivo o negativo.