Nel Parlamento s’ode gran cagnara…

si sbraita senza freno e alcun ritegno

ai dignitosi manca ahimè il contegno

ed a mio avviso pure una fanfara…

 

per fare in modo che la sceneggiata

assuma il volto atteso e ci connoti

al solo scopo, non restare ignoti,

neppur passar per casta un po’ annoiata:

 

dormiente sui problemi madornali…

Ma è disatteso il compito e il mandato,

pure i consigli saggi d’arbitrato…

 

I governanti sono sotto tiro,

l’opposizione casca in gran deliro,

muovendo gli argomenti più banali…


FontePhoto by Frederic Köberl on Unsplash
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Salvatore Memeo è nato a San Ferdinando di Puglia nel 1938. Si è diplomato in ragioneria, ma non ha mai praticato la professione. Ha scritto articoli di attualità su diversi giornali, sia in Italia che in Germania. Come poeta ha scritto e pubblicato tre libri con Levante Editori: La Bolgia, Il vento e la spiga, L’epilogo. A due mani, con un sacerdote di Bisceglie, don Francesco Dell’Orco, ha scritto due volumi: 366 Giorni con il Venerabile don Pasquale Uva (ed. Rotas) e Per conoscere Gesù e crescere nel discepolato (ed. La Nuova Mezzina). Su questi due ultimi libri ha curato solo la parte della poesia. Come scrittore ha pronto per la stampa diversi scritti tra i quali, due libri di novelle: Con gli occhi del senno e Non sperando il meglio… È stato Chef e Ristoratore in diversi Stati europei. Attualmente è in pensione e vive a San Ferdinando di Puglia.