Per la coscienza dei posteri

Recentemente è apparsa una pubblicazione che nella propria saggezza critica fa dono al lettore del potere formativo e dialettico della letteratura italiana, di cui tale opera edita si fa strumento, in una impostazione di scrittura analitica sempre monografica ma al contempo sistematica e dinamica. Si tratta dei “Saggi sulla letteratura italiana” di Walter Tommasino, edizione 2020 di Piero Lacaita Editore, Manduria-Bari-Roma, curata da Paolo De Stefano, nella Collana “Biblioteca di studi moderni”.

Walter Tommasino, deceduto da non molto tempo, nella sua onorata vita di docente di Lettere, Preside e Ispettore Centrale della Pubblica Istruzione, grandissimo cultore delle tradizioni letterarie greca, latina e italiana, è stato prolifico anche con la sua vena autorale. I suoi scritti, oggi e nel domani, sapranno formare e quindi rendere ancor più coscienti e liberi i posteri, nel nostro e nel loro star sulle “spalle dei giganti”, attraverso lo strumento della sapienza letteraria attiva.

Nei “Saggi sulla letteratura italiana”, gli scritti di Tommasino vengono raccolti in una formulazione diacronica che rispetta il cursus della storia. Tali scritti, che in realtà sono solo alcuni dei tanti lavori dell’Autore, sono stati inviati ai “Quaderni” della rivista “L’Arengo” nel corso del tempo, ed ora vengono ulteriormente apprezzati attraverso la recentissima pubblicazione del 2020 nel volume qui recensito.

Il volume edito, dopo la premessa di De Stefano, declina le fatiche letterarie di Walter Tommasino con i seguenti saggi: “Giovanni Boccaccio e la battaglia linguistica di Giuseppe Baretti”; “Ugo Foscolo, il poeta vate del Risorgimento italiano”; “Leopardi e Giordani: una storia di cara amicizia”; “Manzoni e il problema della lingua: divergenze, dispute, polemiche…”; “Ugo Foscolo traduttore”; “Le Lezioni brasiliane di letteratura di Giuseppe Ungaretti: spigolature… riflessioni”; “D’Annunzio, l’“Imaginifico” artefice della lingua”; “Lingua e stile in Mal giocondo”; “Luciano Bianciardi tra espressionismo e sperimentalismo”.

Mentre ci lasciamo incuriosire dallo spessore culturale dell’Autore durante la lettura di tutti i saggi presenti nella raccolta, alcuni passi del saggio “Ugo Foscolo, il poeta vate del Risorgimento italiano” pizzicano piacevolmente e veementemente “Quello spirto guerrier ch’entro mi rugge”, riportando la mente ad alcune delle radici del nostro post-contemporaneo patriottismo; e alle radici, si sa, non si può smemorare il senso. Tommasino ce lo lascia intendere in più punti delle sue opere. Nel saggio sul rivisitato Foscolo poeta patriota ed esule, con morigeratezza ed acume, Tommasino ci ricorda infatti come “Nella Lettera apologetica, consuntivo della sua vita artistica e politica, egli [il Foscolo, n.d.a.] ribadisce appunto l’importanza del nesso tra letteratura e patria e indica in Parini e Alfieri i due poeti che gli hanno insegnato come la letteratura possa giovare all’indipendenza della “patria oppressa”.

L’Autore conclude il suo saggio sul Foscolo poeta vate con una indicativa e preziosa citazione della Introduzione a “Scritti politici inediti di Ugo Foscolo” del Mazzini. Di seguito la prima parte della anzidetta citazione:

Io dirò dunque ai giovani che leggeranno queste reliquie: non ricopiate le idee; ogni tempo ha le sue, e i pochi anni che vi separano dagli anni del Foscolo segnano il limite fra due età radicalmente diverse”.

Radicalmente diversi sono i fatti intorno a noi, lettori posteri; radicali ed equilibrate nel dialogo e nella resilienza civica saranno le risposte, con le Lettere e con le azioni.


Fontehttps://pixabay.com/it/photos/libro-lettura-letteratura-2875123/
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Luigi Trisolino, nato l’11 ottobre 1989 in Puglia, è giurista e giornalista, saggista e poeta, vive a Roma dove lavora a tempo indeterminato come specialista legale della Presidenza del Consiglio dei ministri, all’interno del Dipartimento per le riforme istituzionali. È avvocato, dottore di ricerca in “Discipline giuridiche storico-filosofiche, sovranazionali, internazionali e comparate”, più volte cultore di materie giuridiche e politologiche, è scrittore e ha pubblicato articoli, saggi, monografie, romanzistica, poesie. Ha lavorato presso l’ufficio Affari generali, organizzazione e metodo dell’Avvocatura Generale dello Stato, presso la direzione amministrativa del Comune di Firenze, presso università, licei, studi legali, testate giornalistiche e case editrici. Appassionato di politica, difende le libertà e i diritti fondamentali delle persone, nonché il rispetto dei doveri inderogabili, con un attivismo indipendente e diplomatico, ponendo sempre al centro di ogni battaglia o dossier la cura per gli aspetti socioculturali e produttivi dell’esistere.