Nel silenzio assordante,

al di là della linea di confine 

tra cieli azzurri e

cieli plumbei, 

corrono veloci i pensieri 

e le opere di donne guerriere.

Riscoprirsi tali

per devozione a loro stesse,

per coraggiosa libertà 

strappata all’ atavica tirannia.

Piccoli fiori custoditi, curati, 

impreziositi con il luccichio 

che solo il bene sa dare.

Lezioni amorevoli,

strilli di bimbi raggianti e salvi

e il giorno fa capolino 

con il suo felice

raggio di sole;

si procede così 

a costruire mattoncini

di speranza.

 

A Kabul, capitale dell’Afghanistan, c’è un orfanotrofio dove il metodo di Maria Montessori è usato per educare alla convivenza tra culture e curare le ferite del conflitto che colpisce il Paese da diciannove anni. La “House of Flowers” è stata fondata nel 2002 dall’organizzazione canadese MEPO (Medical, Educational and Peace Organization) ed è supportata dalla Ong italiana Nove Onlus.


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Mi chiamo Monica Fornelli e scrivo sin da piccolina. Sono una docente di francese appassionata di somatopsichica; lo stare bene per me è essenziale per cui da sempre scrivo per “ricrearmi” un mondo ideale in cui tuffarmi e potermi riequilibrare abbracciando me stessa e al contempo abbracciare virtualmente chi vorrà leggermi. Ho partecipato a vari concorsi nazionali e internazionali tra cui “Il Papavero d’Oro“, “Levante” indetto dalla rivista Radar Sei, “On the air”, “Nino Palumbo”, ottenendo vari riconoscimenti e menzioni in giornali locali come “la Gazzetta del Mezzogiorno“ e “Meridiano Sud”. Alcune mie poesie sono presenti in antologie quali “Fiori Amori” e “Le stagioni” ed. Barbieri; “Parole senza peso” ed. Writers, “Nitriti al vento“ ed. La Conca, “Il Federiciano” ed. Aletti. Nel 2011 è uscita la mia prima raccolta dal titolo “I colori della vita” (ed. Albatros) presentata anche alla fiera del libro di Torino.