Le persone felici, luminose, piene di gioia non sono quelle che non soffrono, anzi.

La goccia che fa trabboccare il vaso. A tutti capita di attraversare momenti complicati, difficoltà, scelte importanti, dolori, situazioni che mal sopportiamo.

Nella maggior parte dei casi lo smarrimento, la confusione, le paure, l’inquietudine, talvolta la rabbia, prendono il sopravvento e ci bloccano. Ci attacchiamo al dolore, a quel che si è perso, a quel che è andato, pensiamo al passato, ci induriamo e così facendo nutriamo il buio, il rimpianto, l’insicurezza, rimanendo nell’immobilità, nella sofferente stasi. Veri e propri blocchi energetici, ostacoli ed impedimenti al naturale scorrere dell’esistenza dentro e fuori di noi. Così il fluire della nostra energia si ingolfa, l’entusiasmo e la gioia di vivere si spengono, le emozioni si bloccano, il respiro si soffoca, il nostro corpo si irrigidisce, aumenta il malessere e la testa, i pensieri, le preoccupazioni prendono il sopravvento. Corpo, mente e spirito…perdiamo luce, la brillantezza degli occhi, il candore del viso e quell’odore magico che c’è quando si è felici.

Accade e noi facilmente lo facciamo accadere, come se fosse giusto accomodarsi nella sofferenza.

Non mi stancherò mai di ripetere che aspirare ad una vita di sola gioia non è possibile, tantomeno credere di poterla trovare in qualcuno o in qualcosa. È dentro che bisogna andare è lì che risiede la scintilla vitale che attende fiduciosa solo di poter essere nutrita e donarci armonia.

Gioia, meraviglia, felicità sono ‘imperfette’, come tutto, anche loro, temporanee, fugaci, vanno e vengono. Gli eventi traumatici, dolori, perdite, abbandoni, malattie…non possiamo controllarli, arrivano. Ricordiamo che arriva anche tanto colore, la sorpresa, il lieto evento…magari c’è già uno spiraglio di luce lì nel fondo, guardiamolo. Spostiamo l’attenzione sul bello e attraverso il ‘terremoto interiore’ ricostruiamo con gioia la nostra vita, in ogni momento, a fronte di ogni circostanza.

È giusto prendersi del tempo accogliere, comprendere, elaborare, poi diventa necessario con ostinazione, impegno, costanza, perseveranza e pazienza affrontare. Operare a che si realizzi la nostra felicità. Tornare a vivere!

Arriveranno altri momenti di sconforto, cadute, colpi bassi, periodi di solitudine, ok, si rielabora, ci si rialza e si procede col cuore aperto. Vivere, agire, creare con obiettivi onesti, chiari, luminosi viene premiato, sempre. La vita è molto generosa, bisogna crederci, sognare.

Dunque bene-dico e ringrazio la “goccia che ha fatto traboccare il vaso”, quella situazione che ha raso al suolo il castello di sabbia. Grazie a lei ho compreso, ho imparato una lezione, quindi più pronta, consapevole e forte di prima riparto.

Sono certa che tutto ha un senso in questa vita, tutto accade perché è giusto che debba accadere, questa è la mia fede. Accolgo, elaboro e sono grata.

Le persone felici, luminose, piene di gioia non sono quelle che non soffrono, anzi. Sono soprattutto persone, anime, che hanno affrontato grandi dolori e che spesso portano segni evidenti della loro sofferenza sul corpo. Ma hanno scelto di tutelare la loro dignità, di mantenere integra la propria anima e reagire. Combattono ogni volta per rialzarsi, curarsi, amarsi e per vincere la propria battaglia, qualunque essa sia purché affine al ‘disegno dell’anima’.

Fine, chiusura, notte, tempesta, morte…inizio, apertura, alba, sole, nascita… così è la vita!