Boldini, l’incantesimo della pittura, in mostra a Barletta dal 7 dicembre al 3 maggio 2020.
Una mostra che esalta l’eleganza e la raffinatezza della Belle Èpoque e la promessa di un incantesimo che viene mantenuta, un incantesimo che non si spezza. La magia delle opere di Boldini resta intatta nel cuore e negli occhi dello spettatore.
Giovanni Boldini è un artista ferrarese nato nel 1842, con un esordio da ritrattista lascia in seguito la provincia estense e l’ambiente poco avanguardista che non offre prospettive di rinnovamento, e si trasferisce a Firenze dove studia presso l’Accademia delle Belle Arti. Qui a Firenze si cimenta con i primi soggetti paesaggistici e, pur lasciandosi influenzare, Boldini si caratterizza di uno stile unico che lo contraddistingue dai colleghi Macchiaioli.
La macchia, come emblema della produzione paesaggistica del tempo, cede il passo ad un “realismo luminoso”, mutuato ai ritrattisti inglesi del settecento. A Parigi dipinge ritratti delle piú importanti personalità dell’epoca, facendosi portavoce di una pittura luminosa e viva, con una tavolozza di colori limitata ai toni bruni e rosati.
Giovanni Boldini e il collega contemporaneo Giuseppe De Nittis colsero l’essenza femminile della Belle Èpoque: l’epoca della bellezza, della vita brillante, del benessere, del narcisismo elegante e di una femminilità che sa mostrarsi senza osare, virtuosa e raffinata.
Cecil Beaton, illustre fotografo di moda del ‘900, descrisse in modo sintetico e impeccabile l’arte e il talento di Boldini “sapeva riprodurre la sensazione folgorante che le donne sentivano di suscitare quand’erano viste nei loro momenti migliori.”
È questo l’incantesimo di una mostra mirabile che ha la capacità di riesumare epoche, animare donne bellissime e proiettarci in un mondo sfavillante. Un viaggio nella pittura e anche nei sogni di eleganza di un mondo ormai lontano, tra donne in abiti sofisticati, paesaggi sfumati e tele campite con tenacia e delicatezza.
È possibile ammirare le opere di Giovanni Boldini in una mostra temporanea presso la Pinacoteca Giuseppe De Nittis di Barletta. Di rimando a Ferrara presso Palazzo dei Diamanti, grazie ad un ponte e ad un progetto di scambio, il museo che custodisce permanentemente le opere del Boldini, attualmente ospita i dipinti dell’amico e collega Giuseppe De Nittis, originario di Barletta.
Uno scambio virtuoso che permette all’arte di incontrarsi e di diffondere il proprio salvifico potere attraverso la bellezza.