New Energy Outlook 2016: entro il 2040 il 60% dell’energia prodotta nel mondo arriverà da fonti rinnovabili

New Energy Outlook 2016: entro il 2040 il 60% dell’energia prodotta nel mondo arriverà da fonti rinnovabili

Energie rinnovabili. La crisi economica e le crisi in medio oriente sembrano aver causato un progressivo calo nel prezzo del petrolio ed in generale di tutte le fonti fossili (gas e carbone). Nonostante questo la crescita del settore dell’energia rinnovabile, in termini economici e di produzione, è in continuo aumento e non sembra soffrire della concorrenza delle fonti tradizionali. Le ragioni di questa crescita sono da cercarsi nella variazione dei prezzi dell’energia, studiati in base alla fonte di produzione.

Osservando l’andamento dei prezzi delle fonti non rinnovabili dal 2008 a oggi possiamo notare come il prezzo del gas sia circa dimezzato tra il 2009 ed il 2011, rimanendo su prezzi relativamente bassi; sebbene sia previsto un nuovo aumento nel prossimo futuro. Un calo più lento ma inesorabile si registra anche sul costo del carbone, passato da oltre 100$ a circa 50$ per tonnellata e stabile su questi prezzi. Questo calo ha fatto temere un crollo degli investimenti nel campo delle energie rinnovabili, ritenute non in grado di competere con dei prezzi così bassi; Il rapporto del Bloomberg New Energy Finance mostra tuttavia il contrario. Guardando le proiezioni dei prezzi dal 2016 al 2040, pubblicate nel New Energy Outlook 2016 osserviamo come il costo dell’energia eolica è destinato a calare del 41% entro il 2040, mentre il costo dell’energia solare scenderà addirittura del 60% nello stesso lasso di tempo. Questo significa che già a partire dal 2020 in alcune nazioni (Cina e Messico fra tutte) sarà più economico produrre energia da fonti rinnovabili che non da fonti fossili. Negli anni ’30 del 2000 questa tendenza si estenderà alla maggior parte delle nazioni sviluppate ed in via di sviluppo. Il continente più influenzato sarà l’Asia, che contribuirà per oltre la metà degli investimenti. Lo stato più coinvolto sarà la Cina, che contribuirà per circa un quarto degli investimenti totali ed in cui la principale fonte energetica sarà il solare, seguito dal carbone e dall’eolico. Al secondo posto l’India, nazione in forte crescita economica e demografica, che continuerà ad avere il carbone come principale fonte di elettricità, seguito a breve distanza dal solare. In Europa il calo nella domanda di fonti fossili è già iniziato con l’era nucleare, tuttavia le proiezioni mostrano un forte aumento della produzione di energia solare, soprattutto per sistemi domestici, ed eolica. Entro il 2040 ci si aspetta che oltre il 70% dell’energia sarà prodotta da fonti rinnovabili.

Fanalino di cosa nelle superpotenze sono gli USA, in cui solo il 50% dell’energia proverrà da fonti rinnovabili e la principale fonte usata sarà il gas naturale. Nazioni meno sviluppate continueranno invece a basarsi principalmente sui combustibili fossili, sia per una mancanza di politiche sui cambiamenti climatici sia per il facile approvvigionamento.

Buone notizie per l’ambiente, ma saranno sufficienti per evitare il global warming? La risposta e’ no: per rimanere sotto le soglie di emissioni necessarie ad evitare aumenti insostenibili di temperatura sono necessari almeno altri 5000 miliardi di dollari di investimenti in fonti rinnovabili ed ulteriore calo nel costo delle rinnovabili! Secondo alcuni scienziati il costo dell’energia solare dovrebbe scendere a circa 0.25$ per ogni Watt prodotto, contro i prezzi odierni che superano il dollaro per Watt!