
Provare a raccontare Monaco di Baviera attraverso due sole storie, con l’indicazione esplicita per il lettore che questo articolo non è un articolo di viaggio che si rispetti: lo storytelling tra il Glockenspiel e i Konnexion Balkon
Un articolo di viaggio che si rispetti dovrebbe puntare sulla bellezza dei paesaggi, sulla bellezza della partenza, sulla bellezza delle fotografie, sulla bellezza del sogno vissuto in viaggio, sull’epifania, sulla meraviglia, sull’arte di essere viaggiatori. Dovrebbe consigliare locali, ristoranti, musei o alberghi. Quasi mai un articolo di viaggio racconta un luogo attraverso piccole storie, minime, laterali.
Questo articolo, invece, fa proprio questo, prova a raccontare Monaco di Baviera attraverso due sole storie con l’indicazione esplicita per il lettore che questo articolo non è un articolo di viaggio che si rispetti.
Un’altra indicazione chiara è che tra le due storie non c’è alcuna relazione se non che entrambe condividono una pagina di appunti buttata giù all’Hofbräuhaus, la più celebre birreria di Monaco di Baviera, dopo il primo mezzo litro di birra. In questa birreria, nel 1920, tra boccali altrettanto colmi, faceva i primi discorsi un certo Adolf Hitler e scrivere queste poche righe sugli stessi tavolacci dell’epoca e nel giorno in cui Andria è visitata da Matteo Salvini fa un certo effetto.
Detto ciò, la prima storia la racconta il Glockenspiel del Nuovo Municipio (Neues Rathaus), il più grande carillon dell’intera Germania. Le statue dell’orologio ballano due distinte scene: una giostra in onore delle nozze del duca Guglielmo V con Renata di Lotaringia, in cui un cavaliere che rappresenta la Baviera (bianco e blu) sfida un cavaliere della Lorena (rosso e bianco); e la Schäfflertanz (danza dei bottai), una rappresentazione che ogni anno viene messa in scena anche per le strade della città e che commemora la scampata epidemia di peste del 1515-1517. Alla fine della rappresentazione, un gallo dorato apre le ali, mentre un meccanismo a soffietto ne riproduce il canto. Questa rappresentazione viene ripetuta, ogni giorno, alle ore 11:00 e 12:00 (durante l’estate anche alle 17:00). Il meccanismo del carrillon funziona tramite rulli intercambiabili, che vengono sostituiti di mese in mese. Ad ogni cambio di un rullo corrisponde il cambio della melodia di accompagnamento.
Il carillon si aziona secondo questo cerimoniale: prima partono le campane della torre per annunciare la nuova ora, poi parte la melodia del carillon, iniziano a muoversi i personaggi del piano superiore e quando questi tornano alla loro immobilità partono i danzatori del piano inferiore; a questo punto quasi tutti vanno via ma non è ancora finito lo spettacolo: il gallo dorato posto alla sommità del carillon sbatte le ali, muove la testa e canta tre volte.
Alle 8:58 di sera, nelle nicchie situate al settimo piano della torre, compaiono le figure di un alfiere con corno che benedice il Münchner Kindl e dell’angelo della pace che lo accompagna a letto. Questa seconda rappresentazione, chiamata Das Münchner Kindl wird zu Bett gebracht (Il Bambinello di Monaco viene portato a letto), è accompagnata da due carrillon: il primo, a trombe, esegue uno spezzone dell’opera lirica I maestri cantori di Norimberga di Wagner, mentre il secondo, a campane, esegue la “Ninna nanna” di Brahms.
La storia, o meglio, le storie raccontate dal Glockenspiel si ascoltano col naso all’insù mentre quella dei Konnexion Balkon è una storia molto diversa, che si incontra per le vie adiecenti Marienplatz.
Il balcone è quel posto di una casa dove le persone si incontrano o si connettono con i vicini e con le persone che passano di sotto. Di qui il nome della band “Konnexion Balkon”, un potpourri di ritmi affascinanti, audaci improvvisazioni, conditi da fraseggi jazz e suoni orientali. Una musica unica, che nasce dalla cultura musicale di sei artisti, provenienti tutti da posti diversi: Germania, Croazia e Ucraina.
Brillantezza tecnica e passione danno vita ad un mix vibrante di canti tradizionali e nuove composizioni, dove riconoscere musica classica, jazz, valzer dei Balcani, canzoni Sinti e Rom, selvaggio folklore slavo, romantici brani d’amore e notissimi brani pop riadattati per l’occasione.
La strada è il palcoscenico prescelto. Buskers per vocazione i Konnexion Balkon sono quasi tutti musicisti professionisti con un idea fissa nella testa: portare musica gratis in ogni parte del mondo. Si autodefiniscono la miglior street band del mondo e il miglior esempio di free art. Il loro motto è: Paga quello che vuoi, quando vuoi e come vuoi.
L’obolo richiesto è giustificato da una performance esilarante capace di rendere la visita a Monaco memorabile e dal fatto, cosa non da poco, che sono i tedeschi (o quasi) più simpatici che si possano incontrare in zona. Lo spettacolo che regalano si incastona quasi sempre sotto un portico o in una stazione della metropolitana. La vocazione all’arte di strada proviene dalla convinzione forte che l’arte e la musica in particolare debbano essere accessibili a tutti e che il contatto diretto tra il musicista e il suo pubblico sia crei ogni volta l’alchimia giusta per rendere lo spettacolo irripetibile.
Da tempo la loro fama ha superato i confini bavaresi e non è difficile incontrarli nei Buskers Festival d’Europa come ad esempio quello di Ferrara, il più famoso nel genere sul suolo italico. Sul sito www.konnexionbalkon.com la band bavarese ha avviato da qualche tempo una campagna di crowfunding per finanziare il sogno del tour mondiale, rigorosamente per strada, di quella che, con oltre milletrecento concerti, duecentomila visualizzazioni video, trecentoquarantasette milioni cinquecentosessantatre mila quattrocentosettantacinque like e ventitre strumenti rotti, a pieno titolo si autodefinisce la miglior street band del mondo.
Due storie minime rispetto a quanto ci sarebbe da vedere e da raccontare su Monaco di Baviera. Due storie che meriterebbero esse stesse più spazio ma su un foglio d’appunti, alla fine del primo litro di birra, è tutto quello che entra e che vale come promemoria per il prossimo viaggio in Baviera.