Bene. Con il titolo di questo articolo ho ottenuto due risultati: far contenti quelli che si fermeranno a leggere solo il titolo di questo articolo e soddisfare quelli che lo pensano davvero. Spesso le due categorie coincidono.

Come è ormai arcinoto, secondo il Salvini pensiero: “Politicamente parlando, Ciampi è uno dei traditori dell’Italia e degli italiani, come Napolitano, Prodi e Monti”. Replicano dal PD: “Parole miserevoli” e Zanda minaccia un esposto in Procura.

Ma chi era davvero Carlo Azeglio Ciampi?

Rifugiatosi in Abruzzo durante la Seconda Guerra Mondiale, lottò a fianco dei Partigiani della Brigata Maiella, aiutando i feriti a scalare gli appennini e salvandoli anche dal freddo, oltre che dalla Wermacht. Anni dopo tornò a Sulmona, da Presidente della Repubblica e donò il suo diario di viaggio al Liceo Scientifico della città, durante l’inaugurazione del “sentiero della libertà”.

Dopo l’armistizio, aderì al Partito d’Azione (lo stesso fondato da Mazzini nel risorgimento), di orientamento radicale, repubblicano, socialista liberale e socialdemocratico, fu grande sostenitore delle elezioni a suffragio universale e, durante il suo mandato da Presidente della Repubblica, si è spesso pronunciato per libertà di stampa e di pensiero e sulle responsabilità politiche e sociali dei Governi nei confronti del popolo.

Ha caratterizzato il suo settennato da Presidente con la memoria del Risorgimento e della Resistenza: cuore e sangue d’Italia. Ha trasmesso la memoria in tutte le province italiane – primo a visitarle tutte da Presidente – raccontando e coltivando l’orgoglio nazionale nelle scuole, dai più piccoli ai Liceali, in una nazione che negli anni 2000 ancora non conosceva l’Inno di Mameli, le parole e il significato.

Europeista convinto, fu tra i promotori del trattato di Maastricht, adoperandosi da Governatore della Banca d’Italia, prima, e successivamente da Presidente del Consiglio – nel difficile vuoto istituzionale post tangentopoli – in una politica volta a permettere l’ingresso dell’Italia nella moneta unica.

Eletto Presidente da una larga maggioranza al primo scrutinio, rinunciò ad un secondo mandato per questioni anagrafiche e perché “il rinnovo di un mandato lungo, quale è quello settennale, mal si confà alle caratteristiche proprie della forma repubblicana del nostro Stato”.

Un patriota, padre della nostra Repubblica, garante della costituzione ed europeista convinto.

“Con l’aiuto di Dio sarò fedele al mio giuramento, sarò fedele ai valori di libertà, di giustizia e di democrazia che sono il fondamento della Costituzione repubblicana. Viva la Repubblica italiana, viva l’Unione europea, viva l’Italia.” (Dal discorso d’insediamento da Presidente della Repubblica di Carlo Azeglio Ciampi).


3 COMMENTI

  1. È stato anche governatore della banca di Italia ed ha contribuito all’ingresso in Europa, cioè in un club neoliberista e senza dire al popolo per cui ha combattuto in gioventù, che vi è entrato per ragioni economiche e di mercato. E ancora: senza dire agli italiani che entravano non in una grande comunità ma in un grande mercato.
    Dobbiamo smetterla di credere che tutti i Presidenti della Repubblica siano persone virtuose, vecchietti saggi.
    Il loro ruolo istituzionale è una maschera della boria istituzionale.

    • Personalmente non vedo Ciampi come un “vecchietto saggio”, ma come uno che si è speso in prima persona per la patria, già 50 anni prima di diventare Presidente. La sua è un’opinione, condivisibile o meno, quella che le ho raccontato io è Storia.

  2. Reputo Pertini e Ciampi i presidenti della Repubblica Italiana che più di tutti gli altri hanno inciso nel panorama storico connotandosi per la coerenza tra i principi proclamati e il concreto operare nella quotidianità, per la ferma e convinta adesione agli ideali di democrazia, di uguaglianza e di giustizia sociale, per la vicinanza, sempre manifestata, ai problemi contingenti della collettività, per la fede profonda nell’Europa unita.
    I risvolti del carattere e della personalità differenziano le due figure: esuberante, passionale, immediato, estremamente sincero ed autentico Pertini; più controllato e calibrato negli interventi, ma al tempo stesso, solido nelle posizioni, apertissimo al dialogo ed al confronto Ciampi, che ha trovato il suo contraltare nell’altrettanto famosa moglie, la signora Franca. I denigratori di questi personaggi, nel caso specifico di Ciampi, dovrebbero approfondire la storia degli ultimi decenni.

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