L’ultimo reportage dell’Aci, risalente al 2015, ha appurato che su un campione di 100 verbali, 84 sono emessi dalla Polizia locale, 12 dalla Stradale e 4 dai Carabinieri

Diciamolo subito: la giurisprudenza non è certo nelle competenze di chi scrive. Però, il malcostume che sta prendendo piede, in maniera epidemica, tra le Amministrazioni Comunali italiane, per quanto riguarda traffico e viabilità, ha catturato l’attenzione di molti, preoccupati, soprattutto, dall’utilizzo che si fa del denaro pubblico.

Altra precisazione: forse il termine “peculato” assume una forza eccessiva rispetto al reale impatto della questione ma, sicuramente, rende l’idea delle inadempienze perpetrate ai danni del cittadino.

Spieghiamo meglio. Un recente sondaggio de La Repubblica ha portato alla luce la denuncia dell’Aci nei confronti di un settore sempreverde: quello delle multe. Oggi, infatti, gli Enti locali italiani sono destinati ad investire la metà degli introiti delle contravvenzioni nelle bonifiche strutturali di strade messe, necessariamente, in sicurezza.

Dati statistici dimostrano che nel 2016 gli autovelox hanno garantito alle casse comunali una cifra vicina ad 1,7 miliardi di euro, un incremento di oltre 45% rispetto all’anno precedente, praticamente una media di 28 euro ad infrazione se si calcola che, ad esempio, solo nel Lazio (regione con più manigoldi stradali) i tartassati hanno dovuto pagare, addirittura, 563 milioni di euro.

Ad ingigantire il dato potrebbe essere proprio la Legge di Bilancio al varo in Parlamento, una manovrina che rischierebbe di cancellare da documenti ufficiali la funzionalità che deriverebbe da tutti i tipi di multa, disobbligando, così, i vari Sindaci a provvedere al miglioramento delle condizioni di collegamento stradale. Se prima, infatti, sarebbe stato utopistico pensare alla sostituzione di incroci pericolosi con rotatorie, o illuminare piste ciclabili e strisce pedonali, adesso un decreto legislativo fisserebbe dei paletti al progresso, approvando una diminutio tecnologica estremamente dispendiosa per i contribuenti.

L’ultimo reportage dell’Aci, risalente al 2015, ha appurato che su un campione di 100 verbali, 84 sono emessi dalla Polizia locale, 12 dalla Stradale e 4 dai Carabinieri. Soste vietate e Zone a traffico limitato (ztl) fruttano 9,5 milioni di euro, mentre i Vigili formalizzano l’accusa di eccesso di velocità per una somma non lontana dai 2 milioni di euro.

L’augurio è che nessuno più si lamenti dell’assenza di fondi comunali per progetti sociali, tutti siamo chiamati a fare del nostro, passando col rosso, non indossando la cintura e, magari, andando in scooter senza casco. Provocazioni che cadono nel vuoto al cospetto dei miei 25 lettori, coloro che, scherzi a parte, conoscono già l’importanza di guidare responsabilmente!