
È un’ora strana,
Quella in cui le chiome degli alberi
cinguettano
Quella in cui lattanti senza pace
Cedono vinti al sonno
E le giovani madri con loro, sfinite
È l’ora delle partenze
È l’ora dei contadini
I fortunati cui ogni giorno
Il cielo fa un dono
Purpureo e dorato
È l’ora attesa per gli insonni
Prigionieri dell’altrui riposo
Che possono smettere
Di trattenere il fiato
E possono riprendere
I rumori della vita
È l’ora di chi
Vissuta la notte
Torna, col suo
Giorno contrario
È l’ora dei propositi
È l’ora di nascondere le lacrime
È l’ora delle nuove speranze
È l’ora di guardare
La promessa del cielo
E scegliere
I colori del nuovo giorno
Profonda